Londra riconoscerà la Palestina a settembre, sfidando Trump e Netanyahu.
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato che il Regno Unito riconoscerà lo Stato palestinese a settembre, prima dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Questa decisione arriva dopo settimane di pressioni da parte di ministri e parlamentari laburisti, nonché del presidente francese Emmanuel Macron, e nonostante il timore di reazioni negative da parte del presidente statunitense Donald Trump.
Starmer ha specificato che il riconoscimento avverrà a meno che Israele non adotti misure sostanziali per porre fine alla "situazione spaventosa" a Gaza, inclusi un cessate il fuoco e altre condizioni. Con questa mossa, la Gran Bretagna diventerà il secondo Paese del Consiglio di sicurezza dell'ONU e del G7 a riconoscere la Palestina, dopo la Francia, e il 149° a livello globale.
La decisione ha suscitato reazioni contrastanti. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha criticato aspramente la scelta, definendola un premio al "terrorismo di Hamas" e una punizione per le vittime israeliane. Al contrario, Macron ha accolto con favore l'annuncio, vedendolo come un passo verso la pace, dopo i suoi tentativi falliti di ottenere un riconoscimento congiunto da parte di Londra e Berlino.
Starmer ha convocato una riunione di emergenza con i suoi ministri per discutere la questione, mentre il cancelliere tedesco Friedrich Merz continua a sostenere una soluzione negoziata tra le parti. Tuttavia, il premier britannico ha dovuto affrontare pressioni interne dal suo partito, il Labour, che ha visto crescere un'ondata pro-Palestina.
Starmer ha chiarito che il riconoscimento è inteso come un contributo a un autentico processo di pace e ha invitato Hamas a rilasciare gli ostaggi e a disarmare completamente. Nel frattempo, Francia, Gran Bretagna e Germania hanno formato un'alleanza per porre fine alla guerra a Gaza, simile alla coalizione dei Volenterosi per l'Ucraina.
I ministri degli Esteri dei tre Paesi si recheranno in Israele la prossima settimana per presentare la loro posizione comune, che include la richiesta di cessare le operazioni militari e di aprire l'accesso agli aiuti internazionali a Gaza. Nonostante le critiche sull'efficacia degli aiuti aerei, la Germania e la Francia hanno pianificato l'invio di aiuti nei prossimi giorni, con la Gran Bretagna pronta a unirsi all'iniziativa.
Prima dell'annuncio, Starmer avrebbe informato Netanyahu tramite una telefonata, spiegando che la mossa non è intesa come un attacco a Israele. Nel frattempo, l'Olanda ha dichiarato i ministri israeliani dell'ultradestra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich 'personae non gratae' per incitamento alla violenza e sostegno agli insediamenti illegali, una decisione che ha suscitato la reazione indignata di Smotrich.