Tensioni su Ucraina, Gaza e cambiamento climatico. Previsti sette documenti tematici separati.
Niente comunicato congiunto finale al G7 canadese di Kananaskis di fine settimana, che segna il 50/mo anniversario della nascita del Gruppo.
Troppe divisioni tra l'America First di Trump e gli altri alleati su Ucraina e Gaza, ma anche sul cambiamento climatico o sugli aiuti allo sviluppo, secondo varie fonti diplomatiche dei Paesi partecipanti. Sullo sfondo anche le tensioni per i dazi Usa.
Una doccia fredda per gli europei, dopo la recente proposta di nuove sanzioni alla Russia. E anche per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che, invitato al summit, dove spera in un bilaterale con Trump, continua a chiedere "azioni concrete" comuni di Stati Uniti ed Europa per fermare i crescenti attacchi di Mosca.
Ma il presidente americano, pur dicendosi anche oggi "molto deluso" dalla Russia, sembra smarcarsi sempre di più dalla promessa di negoziare una pace, mentre il capo del Pentagono Pete Hegseth ha già preannunciato un taglio dei fondi per Kiev nella prossima legge di bilancio.
Al termine del vertice, secondo fonti italiane, la presidenza canadese riassumerà l'esito dei lavori fra i leader in un sintetico riepilogo ("chair's summary"). È previsto che i leader adotteranno sette brevi dichiarazioni su altrettanti temi: finanziamento dello sviluppo; intelligenza artificiale; tecnologie quantistiche; lotta agli incendi; minerali critici; repressione transnazionale; contrasto al traffico di migranti.
La dichiarazione sulla migrazione e sulla lotta al traffico di esseri umani è stata proposta dall'Italia, con il supporto di Stati Uniti e Regno Unito, per dare continuità al lavoro avviato con la presidenza italiana del G7. Nel comunicato finale del summit italiano, i leader avevano concordato di dare vita a una Coalizione G7 per prevenire e contrastare il traffico di migranti.
La Coalizione prevede, tra le altre cose, lo scambio di informazioni, iniziative investigative congiunte per smantellare le reti criminali, scambio di informazioni di intelligence, la confisca dei loro profitti illeciti, in linea con l'approccio "follow the money", ideato da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per combattere la mafia, colpendone gli interessi economici.
Il vertice G7 di Kananaskis, tra le montagne della provincia occidentale dell'Alberta, sarà il primo per diversi leader, tra cui il premier canadese Mark Carney, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier giapponese Shigeru Ishiba e quello britannico Keir Starmer. Oltre ai membri del G7, sono stati invitati leader di altri Paesi, tra cui Zelenskyy, e i presidenti Luiz Inácio Lula da Silva (Brasile), Claudia Sheinbaum (Messico), Cyril Ramaphosa (Sudafrica), Lee Jae-Myung (Corea del Sud), e Narendra Modi (India), con cui Carney cerca di riallacciare i ponti dopo che Ottawa ha accusato New Delhi di coinvolgimento nell'uccisione di un leader sikh separatista.
La presidenza canadese ha previsto sette sessioni di lavoro tra lunedì e martedì, tra cui una intitolata "Un'Ucraina forte e sovrana" (sessione allargata alla partecipazione di Zelensky e del segretario generale della Nato Mark Rutte). Giorgia Meloni introdurrà la terza sessione di lavoro su "Comunità sicure".