Estero

Arrestato falso medico argentino che si spacciava per luminare dell'autismo

Accusato di truffa e esercizio abusivo della professione, prescriveva cure con cellule staminali per 30 mila euro

5 giugno 2025
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Nel curriculum si spacciava come medico di Papa Giovanni Paolo II e di 54 cardinali nonché 'luminare' nel campo dell'autismo, ma era un truffatore.

Per questo la polizia di Stato italiana, al termine di indagini coordinate dal procuratore aggiunto di Roma Giovanni Conzo, ha messo agli arresti domiciliari un 63enne, cittadino argentino, pesantemente indiziato dei reati di esercizio abusivo della professione medica su territorio italiano (inesistente iscrizione presso l'apposito Albo Nazionale e assenza del provvedimento della Regione Lazio per l'esercizio dell'attività di medico straniero in Italia) e di truffa aggravata ai danni dei genitori di un ragazzino affetto da una grave forma di autismo.

L'uomo ha prescritto una 'cura' con l'utilizzo di cellule staminali per un costo complessivo di 30 mila euro.

"Le indagini condotte dal locale Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, hanno avuto origine dalla denuncia dei genitori di un quindicenne con disturbi neurologici - spiega una nota della Polizia di Stato -, i quali si erano rivolti al professionista argentino in quanto ritenuto "luminare" per quel tipo di patologia, sulla base di informazioni acquisite online, da cui risultava un curriculum ben strutturato sulla pratica di terapie altamente innovative. Il sedicente medico infatti millantava di essere stato il costante riferimento sanitario di Papa Giovanni Paolo II, e di 54 Cardinali in carica, circostanze smentite in sede di accurati accertamenti investigativi".

Secondo quanto accertato dagli inquirenti, l'arrestato ha prescritto al 15enne un percorso di terapia descritto "come innovativo e sperimentale, attraverso l'utilizzo del 'trapianto di cellule staminali' che, nel tempo, unitamente ad una riduzione dei costi delle cure, avrebbe comportato, un notevole miglioramento sotto diversi aspetti: da quello comportamentale a quello del linguaggio. Il percorso terapeutico, durato 2 anni, per il quale sono stati versati dalla famiglia circa 30 mila euro in contanti, conseguiti dal sedicente medico con "abilità collaudata e glaciale scaltrezza", ha comportato continuare somministrazioni di sostanze vietate (prodotti olezzanti, con dati di scadenza superata e certamente guasti).

Durante le indagini la Polizia Postale ha eseguito una perquisizione presso l'abitazione del sedicente professionista dove sono state rinvenute circa 400 schede personali di pazienti, ancora da identificare compiutamente, di cui alcuni affetti da gravi forme di autismo, nonché numerose provette di laboratorio contenenti esami di urina, sangue e numerose confezioni sigillate di medicinali scaduti da anni.

"Il materiale oggetto di campionatura e di repertazione con l'ausilio del personale tecnico della Polizia Scientifica di Roma, successivamente analizzato, dall'Istituto Superiore della Sanità, confermavano l'assoluto divieto di somministrazione delle sostanze rinvenute, non essendo classificabili come farmaci autorizzati né come integratori alimentari, per altro essendo soggette a specifiche procedure di smaltimento", aggiunge la nota.

Oltre all'applicazione della misura personale, il Giudice per le indagini preliminari di Roma su richiesta dell'ufficio della Procura della Repubblica ha disposto il sequestro preventivo dei siti internet, utilizzati dall'indagato per vendere integratori e pubblicizzare la propria attività, mediante oscuramento delle pagine web e la conseguente disabilitazione dei relativi domini.