Estero

Addio a Joseph Nye padre del concetto di soft power

Il politologo di Harvard ha influenzato la diplomazia moderna con le sue teorie innovative

14 maggio 2025
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Addio a Joseph Nye, il decano degli esperti di politica estera di Harvard e il padre del "soft power" è morto a 88 anni a Boston.

Politologo e teorico delle relazioni internazionali, nato il 19 gennaio 1937 a South Orange nel New Jersey in una famiglia fortemente isolazionista, con i concetti di "soft power" e "smart power" ha influenzato profondamente la diplomazia e la politica estera contemporanea. Ha ricoperto ruoli di rilievo nell'amministrazione americana, incluso quello di Assistente Segretario alla Difesa durante la presidenza di Bill Clinton. È stato anche presidente della Kennedy School of Government di Harvard.

Per "soft power" Nye intendeva la "capacità di ottenere quel che vuoi attraverso l'attrazione piuttosto che con la coercizione o il pagamento: magneti piuttosto che carote o bastoni". Non attraverso l'hard power della forza militare o economica, ma attraverso l'attrattiva della sua cultura, dei suoi valori e delle sue politiche. E dunque Hollywood e l'industria dell'entertainment, università prestigiose come Harvard, MIT, Stanford che attirano studenti da tutto il mondo, tecnologie e brand globali come Apple e Coca Cola e più in generale gli ideali democratici e il mito del "sogno americano".

Nye coniò il termine "soft power" al tavolo di cucina nel 1989, mentre scriveva Bound to Lead: The Changing Nature of American Power (1990) durante un anno sabbatico allo St Antony's College di Oxford. "Non conta solo chi vince la guerra. Conta chi vince la narrazione", aveva spiegato. L'idea gli era venuta mentre rifletteva su come rispondere a "Ascesa e declino delle grandi potenze" in cui due anni prima lo storico britannico Paul Kennedy aveva sostenuto che gli Stati Uniti fossero in declino a lungo termine.

Più di recente Nye aveva applicato la teoria del "Soft Power" ad altre situazioni storiche e Paesi che non fossero gli Stati Uniti: "L'Impero romano si fondava sulle sue legioni, ma anche sul fascino della cultura e della cittadinanza romana. Alla fine della Guerra Fredda, il Muro di Berlino non è crollato sotto una raffica di artiglieria, ma per i colpi di martello di persone le cui menti erano state influenzate dal soft power occidentale. Volodymyr Zelensky ha usato il suo talento di attore per attirare la simpatia dei media e dei parlamenti occidentali, che poteva essere trasformata in armi per accrescere l'hard power dell'Ucraina nella guerra contro la Russia".