Peskov ribadisce l'impegno per una soluzione pacifica e negoziati diretti con Kiev
La Russia respinge ogni "ultimatum" su un cessate il fuoco in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti.
"Il linguaggio degli ultimatum non è accettabile per la Russia, non è appropriato, non si può parlare alla Russia in questo modo", ha affermato Peskov, riferendosi alle dichiarazioni dei leader dei Paesi Volenterosi che sabato da Kiev hanno minacciato nuove pesanti sanzioni contro Mosca se non accetterà un cessate il fuoco di 30 giorni.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito oggi le parole del presidente Vladimir Putin quando ha presentato la proposta di negoziati diretti tra Mosca e Kiev, secondo le quali la Russia punta a raggiungere "una soluzione pacifica di lungo periodo". "In generale, siamo impegnati in una ricerca seria dei modi per raggiungere una soluzione pacifica di lungo periodo", ha affermato il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti.
La proposta del presidente russo Vladimir Putin per negoziati diretti russo-ucraini ha "il sostegno dei leader di molti Paesi" compresi quelli del Brics, di cui fa parte la Cina, ha detto Peskov.
Il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha sottolineato che anche il presidente statunitense Donald Trump ha chiesto all'Ucraina di partecipare a colloqui diretti senza condizioni come proposto da Mosca.