Estero

Ricorso respinto per Tommy Robinson condannato a 18 mesi di carcere

La Corte d'appello di Londra rigetta le argomentazioni sulla salute mentale di Robinson, sostenute da Elon Musk

16 aprile 2025
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Ricorso respinto in appello nel Regno Unito contro la condanna a 18 mesi di carcere di Tommy Robinson, animatore di gruppi dell'ultradestra extraparlamentare e anti-musulmana britannica il cui trattamento giudiziario era stato contestato pubblicamente da Elon Musk.

La Corte d'appello di Londra ha rigettato infatti oggi le argomentazioni dei suoi avvocati difensori, secondo i quali l'asserito peggioramento della sua salute mentale sarebbe ormai incompatibile con la detenzione.

Robinson, 42 anni, il cui vero nome all'anagrafe è Stephen Christopher Yaxley-Lennon, ha un passato turbolento segnato da vari processi con accuse di violenza di piazza e istigazione all'odio, ma anche di truffa. La condanna di 18 mesi che sta scontando attualmente - bollata come persecutoria da Musk, poco prima che l'uomo più ricco del mondo entrasse a far parte dell'amministrazione Usa di Donald Trump - gli è stata inflitta per "oltraggio alla giustizia": non essendosi presentato a un'udienza processuale a cui era stato convocato obbligatoriamente.

Robinson è stato chiamato in causa nel 2024 tra i "sobillatori" online accusati dal governo laburista di Keir Stramer d'aver ispirato sui social media i cosiddetti riots scoppiati ad agosto in diverse città britanniche: tumulti anti-immigrazione e islamofobi scatenatisi sull'onda della strage di bambine compiuta in estate a Southport, vicino a Liverpool, da un 17enne di genitori ruandesi e della successiva diffusione di sospetti rivelatisi in parte fake news.

È stato inoltre coinvolto in tempi recenti nell'organizzazione di alcune contromanifestazioni ultrà anti-palestinesi e pro-israeliane, promosse a rischio di perturbare provocatoriamente l'ordine pubblico in contemporanea con raduni assai più numerosi di protesta contro le rappresaglie d'Israele nella Striscia di Gaza.