Previsto il reclutamento di 13.000 agenti entro il 2029 per contrastare la criminalità crescente
Unità di polizia ad hoc e più agenti per le strade delle città britanniche: è questa la ricetta - ancora una volta all'insegna della retorica del pugno di ferro in materia di ordine pubblico - predisposta dal premier laburista moderato Keir Starmer per affrontare "l'emergenza" della criminalità comune denunciata negli ultimi anni in aumento a Londra e nel resto del Regno Unito, frutto in particolare del presunto boom dei cosiddetti "comportamenti anti-sociali" e della violenza giovanile.
Il piano - valido per l'Inghilterra e il Galles, le due nazioni del Regno su cui il governo centrale ha poteri sui dossier della sicurezza, che invece la devolution assegna ai governi locali in Scozia e Irlanda del Nord - si propone di garantire i pattugliamenti di polizia in tutti i territori, non solo in alcuni secondo "la lotteria" adottata finora a causa della limitata disponibilità di personale.
Starmer rilancia quindi la promessa di finanziare il reclutamento di 13.000 agenti in più entro il 2029, denunciando - secondo il testo diffuso da Downing Street di un intervento pubblico fissato oggi a Parlamento chiuso, per le ferie di Pasqua in calendario da questa settimana al 22 aprile - il tracollo "negli ultimi anni di una presenza visibile" dei poliziotti di strada e della tradizionale figura dei "bobbies": con conseguente impennata dei casi irrisolti "fino al 90%" del totale delle denunce.
L'impegno dell'esecutivo laburista è stato rimarcato anche dalla ministra dell'Interno, Yvette Cooper, che ha ricordato i 100 milioni di sterline extra stanziati a gennaio per rilanciare la cosiddetta "polizia di prossimità". Anche se il National Police Chiefs' Council, organo che riunisce i comandanti dei vari distretti di polizia dell'isola, ha indicato in 1,3 miliardi le risorse mancanti per il prossimo biennio.
Cifra ricordata dal ministro ombra dell'Interno dell'opposizione Tory, Chris Philp, secondo il quale il piano Starmer è largamente insufficiente e non compensa "gli incrementi di tasse sul lavoro imposti dal Labour che pesano sui poliziotti per 118 milioni di sterline mettendo a rischio il lavoro di 1800 agenti".