Un monito a Washington sulla decisione di lasciare l'accordo sul clima di Parigi e l'avvertimento: la lotta al cambiamento climatico "non è un lusso", ma resta anche oggi "una delle questioni di politica della sicurezza più importanti in assoluto". È il messaggio del cancelliere uscente tedesco Olaf Scholz, nel suo intervento di oggi al Peterberger Klimadialog a Berlino.
"È oltremodo deplorevole, quindi, che gli Stati Uniti vogliano lasciare l'accordo - ha affermato -. Ma una cosa è abbastanza chiara: non si possono negare e ignorare i fatti, le conseguenze del cambiamento climatico, né la responsabilità storica degli Usa per le emissioni di gas".
"Alcuni ritengono - ha aggiunto i cancelliere uscente - che in tempi come questi la protezione del clima sia secondaria. Sarebbe un lusso che ci si può consentire in tempi di spensieratezza. Ma questo è un errore. La lotta ai cambiamenti climatici causati dall'uomo è e rimane una delle questioni di politica di sicurezza più importanti in assoluto. Non lo dicono solo gli attivisti per il clima, ma anche i nostri servizi segreti. 'Se si pensa alla sicurezza, bisogna pensare al clima', secondo un recente studio condotto da ricercatori sul clima e dal BND".
"Tuttavia, ciò che sta effettivamente scomparendo in seguito all'improvvisa frenata totale sulla protezione dell'ambiente e del clima - ha continuato - sono le opportunità economiche. Questo perché il mercato globale delle tecnologie chiave rispettose del clima continua a crescere rapidamente: entro il 2024, gli investimenti nella transizione energetica globale avranno già superato la soglia dei 2.000 miliardi di dollari. Allo stato attuale, ciò corrisponde al volume dell'intero commercio mondiale di petrolio. Le opportunità sono quindi enormi".
"Per noi è chiaro: there is no turning back! - ha spiegato Scholz -. Non sul fronte della produzione energetica, non sulla mobilità, non nell'industria"ha aggiunto Scholz, spiegando che la Germania "è per la prima volta sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi climatici". "Dalla prospettiva di oggi, le emissioni di CO2 fino al 2030 caleranno del 65% rispetto al 1990".
"In Germania, la capacità approvata per l'energia eolica on shore nel 2024 è quasi raddoppiata rispetto al 2023. Rispetto al 2022, è addirittura più che triplicata", ha proseguito. "Ogni giorno vengono creati 38 campi da calcio di fotovoltaico. Ogni singolo giorno!", ha aggiunto. "Negli ultimi quattro anni abbiamo aumentato la percentuale di elettricità rinnovabile dal 40 al 60%".