Il presidente serbo sottolinea le difficoltà dei serbi in Kosovo e chiede un impegno imparziale dell'UE
Le prospettive di prosecuzione del dialogo per una normalizzazione dei rapporti tra Belgrado e Pristina è stata al centro di un colloquio che il presidente serbo Aleksandar Vucic ha avuto stamane a Belgrado con il nuovo inviato Ue per la crisi del Kosovo Peter Sorensen, alla sua prima missione nella regione.
Il diplomatico danese, che si è insediato nell'incarico a inizio febbraio subentrando allo slovacco Miroslav Lajcak, era stato nei giorni scorsi a Pristina dove aveva incontrato la dirigenza locale. Riferendo su Instagram di un "primo incontro corretto e aperto" con il mediatore europeo, Vucic ha detto di essersi soffermato in particolare sui pesanti problemi e sulla difficile situazione della popolazione serba in Kosovo.
"Ho espresso particolare preoccupazione per la difficile condizione in cui versano i serbi del Kosovo a causa delle numerose azioni unilaterali e violente da parte della dirigenza di Pristina", ha scritto Vucic nel suo post. E ha aggiunto di aver riferito sui costanti ostacoli che a suo dire Pristina frappone nel processo di dialogo.
Il presidente ha ribadito a questo riguardo che la creazione della Comunità delle municipalità a maggioranza serba in Kosovo, un accordo concluso 12 anni fa e che Pristina si rifiuta di osservare, è condizione per l'avvio di una effettiva normalizzazione dei rapporti tra le due parti.
Vucic ha espresso l'auspicio che l'Unione europea, sotto la cui egida si tiene il dialogo, rafforzi il suo impegno e mantenga una posizione imparziale nell'intero processo negoziale. "Ho ribadito la posizione della Serbia, secondo cui solo un dialogo costruttivo e soluzioni di compromesso possono contribuire a una pace duratura e alla stabilità nei Balcani occidentali", ha affermato Vucic. Il presidente serbo si recherà in giornata a Bruxelles dove in serata incontrerà il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen. Il 19 marzo scorso Vucic aveva visto sempre a Bruxelles il segretario generale della Nato Mark Rutte e la commissaria Ue all'allargamento Marta Kos.