Estero

Il presidente tunisino Saied sostituisce il primo ministro Madouri con Zaafrani Zenzri

La decisione avviene in un contesto di crisi economica e tensioni politiche, senza motivazioni ufficiali

21 marzo 2025
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Il presidente tunisino Kais Saied ha annunciato il "licenziamento" del primo ministro Kamel Madouri, un tecnico in carica dallo scorso agosto, e ha nominato al suo posto Sarra Zaafrani Zenzri, ministra delle infrastrutture dell'attuale governo.

Lo rende noto la presidenza di Cartagine, senza fornire alcuna motivazione, in una nota sulla sua pagina ufficiale che dà conto anche della nomina del nuovo ministro delle infrastrutture, Salah al-Zawary.

Nell'affidare l'incarico di capo del governo a Sarra Zaafrani Zenzri, il presidente "ha sottolineato il rafforzamento del coordinamento dei lavori dell'esecutivo e l'abbattimento di tutti gli ostacoli al raggiungimento delle aspettative del popolo tunisino". Nelle ultime settimane Saied aveva espresso insoddisfazione per le azioni del suo governo.

La Tunisia sta attraversando gravi difficoltà economiche e finanziarie, con una crescita lenta dello 0,4% nel 2024, un tasso di disoccupazione del 16% e un debito pari a circa l'80% del suo prodotto interno lordo. La sostituzione del primo ministro avviene inoltre in un clima politico teso, con decine di oppositori incarcerati, alcuni già da due anni, oltre a imprenditori e personaggi dei media.

Il 6 febbraio Saied licenziò nel cuore della notte il ministro delle finanze, Sihem Boughdiri Nemsia, sostituendolo con il magistrato Michket Slama Khaldi. Il presidente ha pieni poteri di revoca dei ministri e dei magistrati.

Nell'agosto 2024 si rese protagonista di un vasto rimpasto governativo durante il quale nominò premier Kamel Madouri, un ex alto funzionario pubblico della Banca centrale specializzato in affari sociali. Cambiò anche 19 ministri, giustificando la sua decisione con "l'interesse supremo dello Stato" e con imperativi di "sicurezza nazionale".

Nell'estate del 2021 Saied aveva licenziato il suo primo ministro e congelato il parlamento. Da allora ha rivisto la Costituzione per ripristinare un regime ultrapresidenziale in cui di fatto detiene tutti i poteri.

Dopo questo colpo di mano, l'opposizione e le organizzazioni non governative tunisine e straniere hanno deplorato il regresso dei diritti e delle libertà in Tunisia. Saied è stato rieletto il 6 ottobre 2024 con una schiacciante maggioranza dei voti (oltre il 90%) in una tornata elettorale caratterizzata da un'affluenza alle urne molto bassa, di circa il 30%.

Molto vicino alla vicina Algeria, che sostiene la Tunisia con crediti e forniture di carburante a prezzi vantaggiosi, Saied ha sospeso più di un anno fa le trattative con il Fondo monetario internazionale (FMI) per un nuovo prestito di 2 miliardi di dollari in cambio di una serie di riforme, in particolare nei sussidi statali per i prodotti energetici.