Estero

Il governo Sanchez rinuncia alla legge di bilancio 2025 per mancanza di accordo

Difficoltà nei negoziati con partiti di sinistra e catalanisti portano alla proroga del bilancio 2023

20 marzo 2025
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L'esecutivo presieduto da Pedro Sanchez rinuncia a portare al Congresso spagnolo la legge di bilancio per il 2025 in quanto ritiene "molto difficile" arrivare a un accordo con le forze di sinistra e catalaniste che sostengono la risicata maggioranza. Lo segnalano fonti della Moncloa citate oggi da media iberici, fra i quali El Pais e radio Cadena Ser.

Nonostante l'impegno del premier socialista a presentare la manovra nel primo trimestre dell'anno, i negoziati non sono avanzati per le esigenze poste da alcuni dei partiti, come quello della sinistra radicale Podemos, che chiede la rottura delle relazioni con Israele e una legge per abbassare in maniera automatica il costo degli affitti delle case del 40%, oltre ad essere contrario all'aumento delle spese militari del 2% del Pil prima del 2029, che sarà confermato da Sanchez oggi al Consiglio europeo a Bruxelles.

Per evitare una nuova sconfitta in Parlamento, dopo la bocciatura del tetto di spesa e deficit lo scorso settembre, il governo preferisce non presentare la manovra e continuare l'amministrazione con il bilancio in proroga del 2023, non avendo approvato neanche la manovra del 2024. Secondo le fonti citate, questa circostanza non impedirà all'esecutivo progressista Psoe-Sumar di portare a termine la legislatura, grazie anche alla buona situazione economica con una crescita più del doppio di quella della media Ue e i fondi europei.

La dipendenza del governo dai partiti catalani Junts per Catalunya e la Sinistra Repubblicana Erc, ha influenzato notevolmente i negoziati portati avanti dall'esecutivo da inizio anno, per il trasferimento dallo Stato al governo della Generalitat di competenze soprattutto in materia fiscale e di immigrazione. Il recente accordo raggiunto con Junts per la redistribuzione alle varie regioni spagnole di circa 5000 minori migranti attualmente ospitati alle Canarie ha arenato il negoziato sulla legge di Bilancio, come riconoscono anche in Sumar, l'alleato di sinistra del Psoe nell'esecutivo progressista. Ma anche il leader di Erc, Oriol Junqueras, ha assicurato che "se i socialisti non onorano gli accordi", presi a suo tempo per l'investitura a premier di Pedro Sanchez, "non solo non avranno la Finanziaria del 2025, ma neanche quella del 2026".

Dal canto suo, la ministra di Finanze, Jesus Montero, ripresa da Tve, ha dichiarato: "Come sapete, il governo non getta mai la spugna: dialoga, negozia e lotterà fino alla fine per approvare la legge di bilancio".