Almeno 300 morti nei raid. La protezione civile palestinese: ‘Fra i morti soprattutto bambini, donne e anziani’
Crolla la tregua in Medio Oriente. Israele ha lanciato stanotte nuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza, con Netanyahu che accusa Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. Oltre 330 morti, secondo il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestito da Hamas che accusa: ‘Netanyahu sacrifica gli ostaggi, cerca la salvezza politica’. Usa e Stato ebraico avvertono che si scatenerà "l'inferno" contro i terroristi.
"Stasera (ieri sera, ndr) siamo tornati a combattere a Gaza alla luce del rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi e dopo le sue minacce di danneggiare i soldati" e le comunità israeliani, ha affermato Katz. "Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti", ha aggiunto il ministro.
Dal canto suo Hamas, al potere nella Striscia, ha accusato stamani presto Israele di aver "deciso di affossare" la tregua in Medio Oriente.
Un alto funzionario dell'organizzazione islamista ha detto che lo Stato ebraico ha deciso di sacrificare i suoi ostaggi. La scelta del premier Netanyahu "di riprendere la guerra è la decisione di sacrificare i prigionieri dell'occupazione e imporre loro una condanna a morte", ha affermato Izzat al-Rishq aggiungendo che il premier dello Stato ebraico sta usando i combattimenti nell'enclave palestinese come una "scialuppa di salvataggio" politica per distrarre dalle crisi interne di Israele.
Hamas ha anche chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di riunirsi urgentemente e di adottare una risoluzione per costringere Israele a "cessare la sua aggressione" e a ritirare le sue truppe dall'intera enclave palestinese.
L'esercito israeliano afferma che gli attacchi arrivano dopo che le forze armate dello Stato ebraico hanno identificato i preparativi di Hamas per lanciare attacchi contro Israele, mentre si sta riorganizzando e riarmando.
Gli Stati Uniti sono stati consultati da Israele sugli attacchi, ha riferito la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. "Come ha detto (il presidente degli USA Donald) Trump chiaramente, Hamas, gli Houthi, l'Iran e tutti quelli che stanno cercando di terrorizzare Israele e gli Stati Uniti pagheranno un prezzo. Si scatenerà l'inferno. Tutti i terroristi in Medio Oriente dovrebbero prendere il presidente seriamente quando dice che non ha paura di difendere gli USA e il nostro alleato Israele", ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
I ribelli Houthi dello Yemen oggi hanno del resto rivendicato la responsabilità di un terzo attacco a un gruppo di navi da guerra statunitensi in 48 ore, definendolo una rappresaglia per i raid degli Stati Uniti.
Le milizie sciite sostenute dall'Iran hanno affermato in un messaggio sulla piattaforma di messaggistica Telegram di aver preso di mira il gruppo della portaerei a propulsione nucleare USS Harry S. Truman con missili e droni nel nord del Mar Rosso.