'Salvi per 20 cm argine, opere le realizzeremo in tempi brevi'
"Ci siamo salvati per venti centimetri di argine, in alcuni punti. Capisco i disagi per le allerte, ma si lanciano per salvare le persone. Poi le opere servono, e le faremo in tempi brevi". Così a Repubblica il governatore dell'Emilia-Romagna Michele de Pascale. "Ai cittadini dobbiamo dire due cose con chiarezza - prosegue - Le allerte non sono una scusa per non mettere in sicurezza il territorio. Si può riuscire a contenere le acque e avere una tenuta migliore del passato, e infatti quello che è stato fatto negli ultimi anni è servito. Però non si può raccontare che esistono opere in grado di annullare il rischio. Non è che se facciamo due miliardi di casse di espansione non facciamo più le allerte meteo, perché basta una piccola rottura in un argine lungo cinquanta chilometri per andare sotto".
Sulle opere "va approvato un piano di finanziamento non altisonante, ma costante negli anni, dove ognuno faccia la propria parte. Noi come Regione abbiamo portato da 25 a 50 milioni nel 2025 i fondi per la manutenzione. In una settimana mi aspetto che esca il nuovo decreto del governo, che dovrebbe accorpare le due emergenze, quella del 2023 e del 2024, e introdurre norme di semplificazione, per velocizzare i cantieri". Al territorio serve "un'area di allagamento programmato per ogni città, per ogni fiume. E parallelamente la manutenzione. Ma bisogna cominciare a fare, coi soldi che ci sono. Non voler definire tutto il piano complessivo. Se questo approccio più concreto lo avessimo avuto due anni fa, un paio di invasi in più oggi li avremmo". "I cittadini hanno la giusta convinzione che ci sia un pericolo e che non si sia sufficientemente pronti per affrontarlo - conclude - Noi dobbiamo aumentare la fiducia e far rientrare la preoccupazione in dimensioni accettabili. Tutti conviviamo con la paura del terremoto, ma se abbiamo la casa a posto dal punto di vista anti-sismico non perdiamo il sonno. Coi fiumi deve succedere la stessa cosa".