La trattativa diretta tra l’inviato Usa per gli ostaggi Adam Boehler e Hamas sembrava aver raggiunto l’obiettivo con l’annuncio arrivato da Gaza della liberazione del soldato israelo-americano Idan Alexander e la restituzione di quattro corpi di rapiti con doppia cittadinanza. Ma la dichiarazione del segretario di Stato Marco Rubio ha cambiato le carte in tavola. “La nostra priorità come governo degli Stati Uniti è sempre quella di preoccuparci di tutti gli ostaggi. Vogliamo che vengano rilasciati tutti”, ha affermato senza rispondere a una domanda diretta sulle intenzioni della Casa Bianca di accettare la decisione di Hamas. Il premier Benjamin Netanyahu ha comunque reagito duramente alla presa di posizione della fazione palestinese e, dopo una veloce consultazione, ha ritirato il team negoziale da Doha. “Mentre Israele ha accettato il piano Witkoff, Hamas rimane fermo nella sua posizione e non si muove di un millimetro. Nel frattempo, continua a esercitare manipolazioni e guerra psicologica”, ha affermato l’ufficio del premier, lasciando intendere che Gerusalemme ritiene le decisioni dell’organizzazione uno strumento per creare tensioni tra Israele e Usa. ANSA/RED