stati uniti

Trump nomina l’oltranzista Bongino ai vertici dell'Fbi

Ex poliziotto e noto podcaster di destra, è un fedelissimo del presidente

Dan Bongino
(Keystone)
24 febbraio 2025
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Dan Bongino, ex agente della polizia di New York e del Secret Service divenuto podcaster e commentatore di destra, è stato nominato ai vertici dell'Fbi. Donald Trump, di cui è un fedelissimo, lo ha scelto come vice di Kash Patel, appena confermato direttore dell'agenzia. "Una grande notizia per la legge e la giustizia", ha detto il presidente annunciando la sua scelta. Nominando Bongino, Trump rompe la lunga tradizione che vede il numero due dell'Fbi scelto fra i 38.000 agenti dell'agenzia. E sembra andare contro anche all'auspicio di Patel che, privatamente, avrebbe ammesso che il suo numero due sarebbe dovuto arrivare dall'interno dell'Fbi, così da avere al suo fianco qualcuno che conoscesse alla perfezione la macchina.

Scelta strategica

Il ruolo scelto per Bongino non richiede alcuna conferma da parte del Senato e questo vuol dire che a guidare l'Fbi saranno due alleati di ferro di Trump in grado - secondo gli osservatori - di infliggere un duro colpo all'indipendenza che l'agenzia coltiva da decenni. Gli agenti "meritano una leadership che li sostenga, che protegga la loro missione e assicuri che possano svolgere il loro lavoro", ha detto Bongino dicendosi pronto a "lavorare e guidare" l'agenzia: "Sono qui per garantire che le forze dell'ordine americane sostengano i valori e l'integrità su cui sono basate". Ringraziando Trump per la nomina, sui social ha quindi espresso il suo sostegno a Patel definendolo un "agente di cambiamento" che vuole assicurarsi che l'Fbi torni a essere grande. Dopo il passaggio al New York Police Department e al Secret Service, Bongino ha intrapreso la carriera di commentatore e podcaster, con un programma quotidiano di ampio successo.

Nel Dan Bongino Show ha più volte cavalcato la Big Lie, la grande bugia delle elezioni rubate del 2020 e difeso a spada tratta Trump dalle indagini avviate nei suoi confronti, in particolare quelle dell'Fbi sulle carte segrete a Mar-a-Lago architettate - a suo avviso - dall'amministrazione Biden. "Tutti coloro che sono coinvolti in questo abominio del dipartimento di Giustizia e dell'Fbi devono essere immediatamente licenziati quando i tiranni verranno cacciati dall'incarico", aveva detto nel 2022 riferendosi al blitz degli agenti nella residenza di Trump in Florida per le carte segrete. Dai microfoni del podcast ora Bongino compie il grande salto di carriera e approda in una delle agenzie di intelligence fiore all'occhiello del governo americano, con il compito di supervisionare tutte le operazioni nazionali e internazionali.