Estero

La Casa Bianca posta le foto dei migranti espulsi in catene

Trump: ‘Cacciamo i criminali, i voli di deportazione sono iniziati’. Intnto il governo italiano ritenta con i trasferimenti in Albania

(Casa Bianca, X)
24 gennaio 2025
|

Foto shock sugli account social della Casa Bianca, dove compare una decina di immigrati illegali che camminano in fila, ammanettati e in catene, verso un aereo militare per essere riportati in patria. “Come promesso, il presidente Trump sta inviando un messaggio forte al mondo: chi entra illegalmente negli Stati Uniti andrà incontro a gravi conseguenze”, si legge nel post su X, con la scritta in sovrimpressione “I voli di deportazione sono iniziati. Promesse fatte, promesse mantenute”. Le foto immortalano alcuni dei 70-80 migranti diretti in Guatemala, imbarcati alla base militare di Fort Biggs nei pressi di El Paso, in Texas, una delle zone calde del confine col Messico. Il Pentagono ha messo a disposizione due C-130 e due C-17 che, in coordinamento con il dipartimento di Stato e il dipartimento della Homeland security, sono utilizzati per le espulsioni. La procedura dei rimpatri è sempre questa, ma la Casa Bianca ha voluto mostrare a tutti la durezza del suo pugno di ferro come monito contro “l’invasione” dei clandestini. Una durezza declinata su tutti i fronti con la militarizzazione del confine, dove sono attesi altri 10mila soldati, e vari ordini esecutivi: dallo stop di tutte le richieste d’asilo pendenti al rafforzamento dei poteri della polizia, autorizzata ad entrare anche in chiese e scuole.

Oltre 700 arresti nei raid mirati

Finora sono state arrestate oltre 700 persone in raid mirati a Chicago, New York, Boston e anche in New Jersey. “Le deportazioni stanno andando bene, stiamo mandando via tutti i peggiori criminali”, ha commentato Trump al suo arrivo ad Asheville, in North Carolina, dove ha visitato insieme a Melania i luoghi colpiti dall’uragano Helene quattro mesi fa dirigendosi poi a Los Angeles per i recenti incendi che hanno devastato la città e i suoi dintorni.

Italia

Intanto è tornata a incrociare nelle acque a sud di Lampedusa una nave della Marina Militare italiana con il compito di caricare a bordo migranti da trasferire in Albania. Si tratta del Cassiopea questa volta. Era stato il Libra nelle due precedenti occasioni, ad ottobre e novembre, quando i 20 richiedenti asilo portati nei centri di Shengjin e poi Gjader furono poi liberati dalle decisioni dei giudici del tribunale di Roma che bocciarono i trattenimenti. Questa volta il governo spera in un esito migliore. A decidere non saranno più i magistrati della sezione immigrazione, ma quelli della Corte d’appello, come prevede la nuova norma voluta dall’esecutivo ed entrata in vigore lo scorso 11 gennaio. Il piano-Albania riparte, dunque.

Di effetto deterrenza ha sempre parlato il governo spiegando la ratio dell’accordo promosso con il premier albanese Edi Rama. Ed i nuovi trasferimenti avverranno in un periodo di ripresa degli sbarchi, dopo il netto calo registrato nel 2024, quando gli arrivi furono 66mila, contro i 157mila dell’anno precedente. Nei primi 24 giorni del 2025 sono sbarcate 1.742 persone, in aumento rispetto alle 1.298 dello stesso periodo del 2024.

Il protocollo è sperimentato. Motovedette della Guardia costiera o della Guardia di finanza intercettano in acque internazionali imbarcazioni con migranti diretti verso l’Italia. Quelli con i requisiti giusti - maschi, adulti, senza vulnerabilità, in buona salute e provenienti da Paesi sicuri - vengono trasbordati sul Cassiopea, dove si svolgerà un primo screening sommario con una verifica delle loro condizioni. Il pattugliatore li porterà quindi nel porto di Schengjin, dove è stato allestito un hotspot ‘italiano’ ed avverranno le procedure di identificazione. Nella stessa giornata i richiedenti asilo saranno trasferiti nel vicino centro di Gjader, dove saranno trattenuti in attesa dell’esito delle loro domande.