Ci sarebbero almeno 12 civili morti. I raid sono una risposta all'attentato avvenuto mercoledì. Per Ankara i responsabili di quanto successo sono i curdi
Il ministero della Difesa turco ha annunciato di aver colpito "32 obiettivi" del Pkk e dei suoi alleati nel nord dell'Iraq e in Siria, dopo l'attentato di ieri, mercoledì 23 ottobre, che ha provocato almeno 5 morti ad Ankara e che il governo ha attribuito al Partito curdo dei lavoratori.
"In conformità con i nostri diritti di autodifesa ai sensi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, è stata condotta un'operazione aerea contro obiettivi terroristici nel nord dell'Iraq e in Siria: un totale di 32 obiettivi appartenenti ai terroristi sono stati distrutti con successo", riferisce il ministero in una nota, precisando che le "operazioni aeree continuano".
Secondo le forze curde, almeno 12 civili sono rimasti uccisi negli attacchi turchi in Siria.