In deficit i conti del micro-Stato: il Papa scrive ai cardinali e chiede di tagliare i costi, reperire risorse esterne e creare sinergie fra gli enti
Il Papa scrive ai cardinali e chiede "uno sforzo ulteriore da parte di tutti affinché un ‘deficit zero’ non sia solo un obiettivo teorico, ma una meta effettivamente realizzabile". Vuole che "ciascuna Istituzione si adoperi per reperire risorse esterne per la propria missione" e "sul versante della riduzione dei costi" indica che il servizio "sia realizzato con spirito di essenzialità, evitando il superfluo e selezionando bene le nostre priorità, favorendo la collaborazione reciproca e le sinergie. Dobbiamo essere consapevoli che oggi siamo di fronte a decisioni strategiche da assumere con grande responsabilità, perché siamo chiamati a garantire il futuro della Missione".
Il Papa lancia dunque un allarme sui conti in Vaticano e chiama alla responsabilità, per primi, i cardinali. Tagliare i costi, reperire risorse esterne, garantendone "una gestione trasparente" e fare sinergie tra gli enti che hanno un budget più florido con quelli che hanno meno soldi.
"Le Istituzioni della Santa Sede hanno molto da imparare – scrive il Papa – dalla solidarietà delle buone famiglie. Così come in queste famiglie coloro che godono di una buona situazione economica vengono in aiuto dei membri più bisognosi, gli Enti che registrano un avanzo dovrebbero contribuire a coprire il deficit generale. Questo significa avere cura del bene della nostra comunità – indica papa Francesco –, agendo con generosità, nel senso evangelico del termine, come presupposto indispensabile per chiedere generosità anche all'esterno".
"Vi chiedo di accogliere questo messaggio – si legge ancora nella lettera del Papa ai cardinali – con coraggio, spirito di servizio e di sostenere con convinzione, lealtà e generosità le riforme in corso, contribuendo in modo propositivo con le Vostre conoscenze ed esperienze al processo di riforma. Ciascuna delle Istituzioni della Santa Sede forma con tutte le altre un unico corpo: pertanto, la collaborazione autentica e la cooperazione verso l'unica meta, il bene della Chiesa, rappresenta un requisito essenziale del nostro servizio".