Estero

Mosca annuncia: ‘Eliminati 500’000 soldati ucraini’

Ma è guerra anche sulle cifre. Zelensky: ‘Gli Usa ci daranno gli Atacms’

Tombe di soldati ucraini nel cosiddetto ‘Viale degli Eroi’
(Keystone)
23 aprile 2024
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Quasi mezzo milione di soldati ucraini eliminati dall'inizio del conflitto e le truppe russe che mantengono "l'iniziativa lungo tutto la linea del fronte". Questa la fotografia della situazione sul terreno offerta dal ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, in una riunione dei vertici del dicastero. Ma il dato delle perdite di Kiev è impossibile da verificare, così come quelli forniti da Kiev sui soldati russi uccisi o feriti, trattandosi di segreti militari su cui entrambe le parti concentrano i loro sforzi propagandistici.

Shoigu: ancora più bombe

Shoigu ha annunciato che la Russia "aumenterà l'intensità" dei suoi bombardamenti anche "sui depositi di armi provenienti dall'Occidente", dopo lo sblocco nel Congresso americano del nuovo pacchetto di aiuti da 61 miliardi di dollari. In seguito a un colloquio telefonico con Joe Biden, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di aver avuto dal capo della Casa Bianca l'assicurazione che tra le armi che verranno consegnate a Kiev figurano i tanto richiesti missili balistici Atacms, con una gittata fino a 300 chilometri. E la Gran Bretagna ha annunciato il maggiore pacchetto singolo di aiuti militari all'Ucraina, che comprende nuovi fondi per 500 milioni di sterline (580 milioni di euro) e forniture di armamenti, tra cui 1’600 missili e quattro milioni di munizioni.


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Saluto militare durante il funerale di un soldato ucraino

Mancano gli uomini

Gli alleati occidentali non possono tuttavia aiutare Kiev a risolvere quello che gran parte degli osservatori indica come il problema più drammatico per gli ucraini: la carenza di uomini, mentre le forze russe continuano la loro lenta avanzata nella regione del Donbass in direzione ovest. Un segnale in questo senso è l'annuncio del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba della sospensione della fornitura dei servizi consolari agli uomini in età militare che per evitare di essere mandati al fronte sono fuggiti o, trovandosi già all'estero, non hanno voluto rientrare.

Tenuto conto di questa situazione, risulta chiara l'importanza che i dati sui caduti rivestono per il morale degli eserciti in campo, e quindi le differenze enormi nelle notizie diffuse a riguardo dalle parti, a volte contraddittorie anche all'interno dello stesso campo.

Se Shoigu ha appunto parlato di quasi 500’000 ucraini eliminati – presumibilmente tra morti e feriti gravi – una cifra simile era stata fornita recentemente dallo Stato maggiore di Kiev riguardo alle perdite russe, vale a dire 450’000 soldati. Lo scorso febbraio Zelensky ha invece parlato di 180’000 russi uccisi, ammettendo la morte di 31’000 ucraini. Già nell'agosto dell'anno scorso funzionari americani avevano invece parlato di 70’000 ucraini uccisi. Mentre una recente inchiesta di Bbc Russia e del gruppo media indipendenti Mediazona ha stimato in 50’000 i russi morti, a cui vanno aggiunti 23’400 soldati provenienti dai territori controllati da Mosca nelle regioni di Donetsk e Lugansk annessi dalla Russia.


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Un cimitero di Kiev

Ancora vittime tra i civili

Si registrano intanto nuove vittime tra i civili per i bombardamenti da entrambe le parti. Il governatore della regione ucraina di Kherson ha detto che una donna è stata uccisa in un attacco russo su un villaggio, mentre almeno nove persone, fra cui quattro bambini, sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito a un raid su Odessa. Cinque feriti per un bombardamento russo sono segnalati dalle autorità locali nella regione di Donetsk e otto a Dnipropetrovsk. Intanto il sindaco ha reso noto che nuovi raid sono avvenuti su Kharkiv, nell'Ucraina Nord-orientale, dove ieri era stata abbattuta la torre della televisione. I russi fanno invece sapere che tre persone sono state ferite in un attacco di droni ucraini a Shebekino, nella regione russa di confine di Belgorod.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha nel frattempo chiarito che non è in programma la dislocazione di armi atomiche in altri Paesi dell'Alleanza, dopo che ieri il presidente polacco Andrzej Duda aveva dichiarato la disponibilità di Varsavia ad accogliere testate nucleari, incontrando le critiche del premier Donald Tusk. La Cina, invece, ha definito "infondate le accuse degli Usa sul sostegno militare" di Pechino alla Russia.

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