stati uniti

Trump è ineleggibile anche per l'Illinois

Ma la Corte Suprema interverrà sull'immunità, slitta ancora il processo, forse a giugno

Donald Trump
(Keystone)
29 febbraio 2024
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L'Illinois si aggiunge a Colorado e Maine e squalifica Donald Trump dalle primarie repubblicane per insurrezione a causa del ruolo giocato dall'ex presidente nell'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio. Per Trump la decisione del giudice Tracie Porter, del circuito della contea di Cook, è una nuova doccia fredda. L'ex presidente ha parlato di sentenza "incostituzionale" e annunciato che presenterà ricorso alla Corte d'appello.

La decisione definitiva

A sciogliere il nodo dell'eleggibilità di Trump sarà comunque la Corte Suprema, già chiamata in causa dopo il divieto imposto dal Colorado. I saggi interverranno anche sul principio di "immunità totale" reclamato dall'ex presidente in molti dei procedimenti a suo carico, soprattutto in quello federale sul 6 gennaio. Accettando di ascoltare il caso, la Corte Suprema, a maggioranza conservatrice, ha già concesso una vittoria a Trump, aumentando le chance che non vada a processo prima delle elezioni. Pur volendo muoversi con rapidità, infatti, i saggi hanno una tempistica precisa: ascolteranno le argomentazioni alla fine di aprile e probabilmente decideranno a giugno, alla scadenza del loro termine. Questo significa che per Trump tutto è rimandato a dopo quella data.

Speranze concrete di sfangarla

L'ex presidente può quindi tirare un sospiro di sollievo che alimenta la speranza di riuscire a evitare ogni processo fino alle elezioni. E la sua gioia è palese: "Gli studiosi di diritto sono estremamente grati per la decisione odierna della Corte Suprema di occuparsi dell'immunità presidenziale. Senza l'immunità un presidente non può operare adeguatamente o prendere decisioni nel migliore interesse degli Stati Uniti", ha scritto trionfante sul suo social Truth facendo trapelare un certo ottimismo, in parte legato al fatto che tre dei nove saggi sono stati nominati direttamente da lui.


Keystone
La Corte Suprema degli Stati Uniti

Per i democratici la possibilità che l'ex presidente sfugga a ogni processo prima del 5 novembre è un incubo che, comunque, non spegne la lieve speranza che ancora esiste. Il caso sull'immunità è quello su cui è concentrata la maggiore attenzione perché appare scontato che le motivazioni offerte dal Colorado alla Corte Suprema per la squalifica di Trump per insurrezione in base al 14mo emendamento vengano respinte dai saggi. Nonostante l'attesa bocciatura, l'Illinois non ha comunque esitato ad agire e squalificarlo basandosi sulla logica seguita proprio dal Colorado. "La corte è consapevole dell'ampiezza della sua decisione e dell'impatto sulle prossime primarie" del 19 marzo, ha detto il giudice Porter annunciando la squalifica.

La campagna elettorale continua

In attesa che la sua situazione giudiziaria si chiarisca, Trump continua intanto la sua campagna elettorale ed è volato in Texas, al confine con il Messico dove c'era anche Joe Biden. Il presidente e l'ex presidente erano in due diverse località e hanno presentato due visioni opposte dell'emergenza migranti. Da Brownsville Biden ha puntato il dito contro i repubblicani Maga in Congresso, colpevoli di aver fatto saltare l'accordo in Senato sull'immigrazione cedendo alle pressioni di Trump. Da Eagle Pass invece Trump è tornato a paventare una stretta all'immigrazione una volta che sarà tornato alla Casa Bianca. "Lanceremo il maggior programma di espulsioni della nostra storia", ripete da settimane, assicurando il pugno duro contro una crisi che preoccupa gli americani e potrebbe fargli conquistare voti decisivi.