Estero

L'Italia sui radar batte tutti in Europa. E qualcuno li abbatte

Lungo la Penisola sono disseminati 11'130 apparecchi di controllo della velocità. Negli ultimi giorni numerosi i casi di dispositivi vandalizzati

Immagine di archivio
(Depositphotos)
20 gennaio 2024
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L'Italia conta il maggior numero di radar (autovelox) installati lungo le strade, con le ultime stime che registrano 11'130 mila apparecchi di rilevazione automatica della velocità lungo tutta la penisola, più di Gran Bretagna (circa 7700), Germania (oltre 4700) e Francia (3780).

Lo afferma Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori), che interviene sui sempre più frequenti casi di autovelox smantellati ad opera di ignoti, fenomeno che sta interessando diverse zone d'Italia, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all'Emilia Romagna. E un nuovo abbattimento si è registrato per un impianto autovelox in Veneto la scorsa notte. Il misterioso "Fleximan" ha colpito in provincia di Padova.

In base ai dati ufficiali del ministero italiano dell'interno, nel 2022 le principali 20 città italiane hanno incassato un totale di 75 milioni di euro grazie alle sanzioni elevate tramite autovelox, con una crescita del +62% rispetto ai proventi registrati dalle stesse amministrazioni comunali nel 2021.

La città con i maggiori incassi da autovelox è Firenze, pari a 23,2 milioni di euro, seguita da Milano (quasi 13 milioni), Genova (10,7 milioni) e Roma (6,1 milioni). Non mancano però le sorprese: se Napoli si ferma ad appena 18.700 euro di incassi nel 2022, i comuni nella zona del Salento hanno ottenuto complessivamente circa 23 milioni di euro grazie alle sanzioni elevate tramite gli autovelox.

Ci sono poi i casi anomali di alcune strade, come la statale 372 Telesina, disseminate di postazioni autovelox, con limiti di velocità che sono stati modificati nel tempo creando confusione tra gli automobilisti e portando ad una raffica di sanzioni.

"Quanto sta accadendo in questi giorni in Italia sul fronte degli autovelox attesta l'esasperazione dei cittadini che si sentono tartassati e braccati dalle multe stradali e dal moltiplicarsi delle postazioni per il controllo della velocità, ma non condividiamo atti di illegalità come quelli di chi distrugge e smantella gli autovelox", afferma Carlo Rienzi, presidente di Codacons. "Chi supera i limiti di velocità, mettendo a rischio la propria vita e quella altrui, va sanzionato con la massima severità, ma i comuni, dal canto loro, devono perseguire la sicurezza stradale e garantire l'incolumità degli automobilisti attraverso un uso più accorto degli autovelox, troppo spesso installati al solo scopo di far cassa e utilizzare i cittadini come bancomat".

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