‘L'accusa del Sudafrica è completamente distorta, senza prove’. Ma la corte va avanti: possibili sanzioni per Tel Aviv
Gli atti di genocidio sono stati compiuti da Hamas ai danni di Israele e non il contrario. Nella difesa davanti giudici della Corte dell'Aja, lo Stato ebraico ha risposto alle denunce del Sudafrica sostenendo che l'accusa "non ha portato alcuna prova" dei presunti tentativi di genocidio nella Striscia ma "solo l'evidenza di una guerra difensiva morale come nessun'altra".
Nel secondo giorno di udienza, mentre 6 Paesi dell'America Latina si sono schierati con il Sudafrica, il team di difesa di Israele, guidato dal consigliere giuridico del Ministero degli esteri Tal Becker, ha ammonito i giudici che i rappresentanti di Pretoria hanno presentato "un quadro fattuale e giuridico profondamente distorto". "L'intero caso - ha aggiunto - si basa su una descrizione deliberatamente decontestualizzata e manipolatoria della realtà delle attuali ostilità". Becker ha quindi descritto il "massacro, le mutilazioni, gli stupri e rapimenti su vasta scala" compiuti da Hamas il 7 ottobre e ha ammonito che "se ci sono stati atti di genocidio, sono stati perpetrati contro Israele".
Per avvalorare le sue parole, Becker ha fatto ascoltare alla Corte la registrazione del 7 ottobre in un kibbutz israeliano in cui un terrorista di Hamas si vanta di aver ucciso ebrei. Poi ha mostrato ai giudici un'intervista in cui un funzionario di Hamas, Ghazi Hamad, giurava che l'attacco del 7 ottobre contro Israele era solo l'inizio fino a quando il Paese non fosse stato "annientato".
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Gli accusatori sudafricani in aula
Israele ha anche contestato l'accusa di colpire deliberatamente la popolazione civile a Gaza. "Hamas - ha denunciato Becker - ha sistematicamente e illegalmente incorporato la sua struttura militare in scuole, moschee, ospedali e altri luoghi sensibili. Un metodo di guerra pianificato e ripugnante".
In sostanza, il Sudafrica - ha sintetizzato l'altro avvocato della difesa, l'inglese Malcom Shaw - "ha raccontato solo la metà della storia", omettendo l'attacco di Hamas a Israele. Quindi ha avvertito la Corte sull'uso stesso del termine genocidio usato dal Sudafrica. "Non tutti i conflitti - ha spiegato - sono genocidi. Il crimine di genocidio è un crimine unicamente doloso. È il crimine dei crimini". "Se le accuse di genocidio - ha aggiunto - dovessero diventare la valuta comune dei conflitti armati ogni volta e ovunque ciò avvenga, l'essenza di questo crimine verrebbe diluita e persa". Nella sua controreplica, Israele ha ammonito che non vanno prese in considerazione come prove "dell'intenzione genocida" (come invece sostiene il Sudafrica) le dichiarazioni di singoli politici o di soldati, ma quelle del governo. "Affermazioni di militari - ha spiegato Shaw - non rappresentano la linea di condotta: ciò che proviene dal Capo di Stato maggiore dell'esercito ha chiaramente mostrato l'intento di prevenire e ridurre le perdite civili e di attenersi alle regole di guerra".
Per Israele quello del Sudafrica non è dunque che "un libello" che il ministro degli Esteri israeliano Katz si è augurato che la Corte "respinga". Poi ha attaccato il presidente turco Recep Tayyp Erdogan che si era scagliato contro il premier Benyamin Netanyahu. "Non dimentichiamo il genocidio degli armeni - ha detto Katz a Erdogan - né le stragi contro i curdi. Avete distrutto un popolo. Noi ci difendiamo dai vostri barbari amici". Colombia, Brasile, Cuba, Bolivia, Nicaragua e Venezuela, pur con iniziative diverse tra loro, hanno fatto loro l'iniziativa di Pretoria all'Aja, definendola "passo storico". E l'Ufficio per i diritti umani dell'Onu ha detto che Israele ha ripetutamente mancato di rispettare il diritto umanitario internazionale con la sua offensiva a Gaza. Sul fronte della guerra, Israele ha annunciato che in base a un accordo mediato dal Qatar, saranno distribuite medicine agli ostaggi trattenuti a Gaza da Hamas.