A ‘Report’ l'allora numero due del Psi racconta la chiamata ricevuta dal ministro degli Interni ore prima del ritrovamento del corpo del leader della Dc
Lo Stato venne a sapere della morte di Aldo Moro ore prima della telefonata con cui le Brigate Rosse annunciavano la presenza del cadavere in via Caetani. A rivelarlo, in una lunga inchiesta di Report che andrà in onda questa sera su Rai3, è Claudio Signorile, allora numero due del Partito Socialista. Intervistato dai giornalisti della trasmissione televisiva, ricorda quanto avvenuto la mattina del 9 maggio 1978, il giorno in cui venne ritrovato il corpo del presidente della Democrazia Cristiana (Dc), quando si trovava nella stanza dell'allora ministro dell'Interno Francesco Cossiga.
"Si accende il cicalino e dal cicalino la voce – racconta Signorile –. Due messaggi. Il primo: la macchina rossa eccetera dentro, poi il secondo dopo qualche minuto: la nota personalità, linguaggio burocratico del ministero degli Interni, per personalità si tratta eccetera, eccetera a quel punto mi dice mi devo dimettere e io dico, fai bene. Ci abbracciamo".
Il giornalista fa presente che quella telefonata arrivò di prima mattina, intorno alle 9.30, mentre quella delle Brigate Rosse arrivò solo alle 12.15. Dunque Cossiga, allora ministro dell'Interno, avrebbe saputo della morte di Moro ore prima del ritrovamento ufficiale.
Nella puntata di questa sera di "Report" su Rai3, il programma di Sigfrido Ranucci pubblicherà anche altre interviste e testimonianze di quei giorni, in cui si ipotizza anche un coinvolgimento nel caso dei servizi segreti inglesi.