Estero

Sono 84 i morti per le esplosioni in Iran

Le autorità di Teheran parlano di ‘terrorismo’ per l'attacco durante le commemorazioni dell'ex comandante delle Guardie della rivoluzione Qassem Soleimani

Alcune delle vittime delle esplosioni
(Keystone)
4 gennaio 2024
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Sono 84 le persone che hanno perso la vita, e almeno 284 i feriti, dopo le due esplosioni ieri a Kerman, in Iran, durante le commemorazioni dell'ex comandante delle forze Qods delle Guardie della rivoluzione, Qassem Soleimani.

Lo ha annunciato il Ministero dell'interno correggendo i numeri forniti ieri e citando i dati forniti dal Dipartimento di medicina legale, come riporta su X ‘Mizan’, il sito di notizie della Magistratura iraniana. Il bilancio di 103 morti che era stato fornito ieri era già stato corretto dal Ministero della sanità, secondo cui il nome di alcune delle vittime era stato registrato erroneamente due volte.

Le autorità locali avevano parlato già ieri di "terrorismo", mentre le esplosioni non sono ancora state rivendicate da nessun gruppo. La Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha promesso che i responsabili delle esplosioni di Kerman riceveranno una "dura risposta", mentre la Repubblica islamica ha annunciato per oggi una giornata di lutto nazionale per commemorare le vittime.

"Sono attualmente in corso indagini approfondite per identificare e arrestare gli autori e gli organizzatori di questo crimine premeditato e spaventoso. Allo stesso tempo, la Repubblica islamica dell'Iran è impegnata a sfruttare tutti i meccanismi disponibili per assicurare che gli autori di questo atroce atto terroristico siano ritenuti responsabili", ha affermato l'ambasciatore della Repubblica islamica presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, in una lettera al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, dove definisce le esplosioni "un attacco terroristico", riferisce Irna. "Sulla base delle prime informazioni ottenute da fonti ufficiali, il Ministero degli esteri ha prontamente iniziato a prendere misure legali e internazionali attraverso le Nazioni Unite", ha scritto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian su X, riporta Mehr.

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