Estero

In Serbia aperti i seggi per le elezioni parlamentari

Le proiezioni vedono largamente favorito il Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) del presidente Aleksandar Vucic

Al voto
(Keystone)
17 dicembre 2023
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In Serbia si sono aperti domenica i seggi per le elezioni parlamentari anticipate, che vedono largamente favorito il Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) del presidente Aleksandar Vucic.

Un ultimo sondaggio diffuso tre giorni fa dava l'Sns al 44,6% dei consensi seguito a distanza con il 23,6% dal movimento "La Serbia contro la violenza", principale cartello di opposizione, e con l'8,7% dal Partito socialista serbo (Sps) del ministro degli esteri Ivica Dacic. I socialisti sono stati costantemente alleati dell'Sns in tutti i governi degli ultimi anni a Belgrado.

Altre tre formazioni minori, schierate all'opposizione, supererebbero la soglia di sbarramento del 3% per l'accesso al parlamento unicamerale di 250 seggi.

Per tutta la campagna elettorale Vucic e il nuovo leader dell'Sns Milos Vucevic hanno sostanzialmente trasformato tale consultazione in un referendum con l'invito agli elettori a scegliere tra la continuità, dando fiducia all'attuale politica di sviluppo, crescita economica e ammodernamento del paese, o il ritorno al passato votando per le opposizioni che, a loro dire, porterebbero la Serbia alla rovina, annullando tutti i progressi fatti registrare dal Paese balcanico negli ultimi anni.

Unitamente alle parlamentari, per le quali gli aventi diritto sono 6,5 milioni, oggi si vota anche per il rinnovo del parlamento locale della provincia autonoma della Voivodina (nord) e per le amministrative in 65 Comuni, compresa la capitale Belgrado, città quest'ultima dove le opposizioni nutrono le maggiori speranze di successo.

I serbi del Kosovo, per il rifiuto della dirigenza di Pristina di allestire seggi nei loro luoghi di residenza, potranno votare in quattro località del sud della Serbia.

A monitorare il voto sono presenti oltre 5'500 osservatori di varie organizzazioni nazionali e internazionali, compresi 250 inviati dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce). Gli oltre 8'200 seggi chiuderanno alle 20, e i primi risultati parziali sono previsti dopo le 21.