Stati Uniti

È morta l’ex first lady Rosalynn Carter

Nei suoi quattro anni alla Casa Bianca, fra il 1977 e il 1981, rivoluzionò il ruolo di moglie e confidente del presidente americano

Jimmy e Rosalynn
(Keystone)
20 novembre 2023
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Rosalynn Carter è morta all'età di 96 anni. L'ex first lady, nota per il suo attivismo politico è deceduta a Plains, in Georgia, nella casa in cui viveva con il marito, il 99enne Jimmy Carter al quale è stata sposata per 77 anni.

Solo pochi giorni fa il Carter Center aveva annunciato che Rosalynn aveva iniziato cure palliative dopo anni di demenza e un periodo prolungato di deterioramento della sua salute.

Con il suo decesso il marito resta a combattere da solo: anche l'ex presidente da mesi è sottoposto a cure palliative. "Rosalynn è stata mia partner in qualsiasi cosa ho fatto. È stata la mia guida e il mio incoraggiamento quando ne ho avuto bisogno. Fino a quando è stata al mondo, sapevo che c'era qualcuno che mi amava e mi sosteneva", ha detto l'ex presidente che, quando era ancora alla Casa Bianca, definì Rosalynn la sua "migliore amica, la mia perfetta estensione, probabilmente la persona più influente nella mia vita".

La ‘co-presidente’

Rosalynn rivoluzionò il ruolo della first lady nei suoi quattro anni alla Casa Bianca fra il 1977 e il 1981. A differenza di chi l'aveva preceduta, infatti, Rosalynn partecipava alle riunioni di gabinetto del marito e si esprimeva su temi controversi. La sua influenza era talmente forte che alcuni alla Casa Bianca la chiamavano la ‘co-presidente’: "Sono più politica di mio marito", ripeteva spesso.

Il suo viaggio in America Latina solo quattro mesi dopo l'elezione del marito salì alle cronache: sette Paesi in 13 giorni per spiegare la politica estera americana con particolare attenzione ai diritti umani ma anche al traffico di droga. La sua volontà di ferro contrastava con il suo essere timida e con il suo accento del Sud, in un mix che spinse i reporter dell'epoca a chiamarla "Steel Magnolia".

Carter sconfitto nel 1980 da Reagan

Rosalynn Carter sposò alla Casa Bianca la causa della salute mentale e i problemi degli anziani e quando i media non coprivano i suoi sforzi e le sue iniziative li criticava dicendo che volevano occuparsi solo di temi "sexy".

Dopo la sconfitta di Carter nel 1980, e il conseguente passaggio del potere a Ronald Reagan, Rosalynn tornò senza grande entusiasmo a Plains, la piccola città dove la coppia era nata, si era sposata e aveva trascorso la maggior parte della sua vita. L'addio a Washington comunque non le impedì di continuare a battersi per le sue cause: con il marito fondò il Carter Center e scrisse "Helping Yourself Help Others" sulle difficoltà di prendersi cura degli anziani o di parenti in crisi.

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