Gran Bretagna

Re Carlo III parte in crociata. Contro lo spreco alimentare

Ecco ‘Coronation food project’, l'iniziativa finanziata dal sovrano per ridurre le 12 milioni di tonnellate di cibo buttate dai britannici

In sintesi:
  • Il progetto sarà ufficialmente presentato il 14 novembre, in occasione dei 75 anni del re
  • Saranno 8 gli ‘hub’ inizialmente creati dal progetto. I primi quattro apriranno i battenti a Londra, Liverpool, Glasgow e Irlanda del Nord
Stop allo spreco
(Keystone)
29 ottobre 2023
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Il motto del re è che a Buckingham Palace il cibo non si spreca. Già ambientalista convinto, adesso si viene a sapere che Carlo è in prima linea anche contro lo spreco alimentare. Sembra infatti che king Charles, che a colazione beve tè e mangia dolci alla frutta, chieda tutte le mattine sempre la stessa torta, anche per una settimana di seguito, finché non finisce, fino all'ultima fetta. Ma la vera crociata del re non è soltanto quella di non lasciare briciole nel piatto di casa sua, ma di ridurre al massimo lo spreco alimentare in tutto il Regno Unito, che è il Paese d'Europa che butta via più cibo. E così, in occasione dei suoi 75 anni, il prossimo 14 novembre svelerà il ‘Coronation food project’, un’iniziativa antispreco che riflette le sue crescenti preoccupazioni sulla fame in Gran Bretagna.

Dopo aver effettuato una generosa donazione privata non divulgata per avviare l'impresa – anticipa il Daily Mail – saranno 8, per adesso, gli hub alimentari che saranno lanciati in tutta la nazione, con i primi quattro a Londra, Liverpool, Glasgow e Irlanda del Nord. E altri seguiranno presto a Cardiff, Leeds, Birmingham e Milton Keynes. A supervisionare il progetto, Carlo ha chiamato Dame Martina Milburn, che ha appena terminato il suo mandato come amministratrice delegata del Prince's Trust, l'organizzazione benefica fondata da Charles per aiutare i giovani. A lei, Sua Maestà ha chiesto, all’inizio di quest’anno, di esplorare i modi per ridurre le 12 milioni di tonnellate di cibo sprecate ogni anno nel Regno Unito e aiutare i circa 14 milioni di britannici che vivono in povertà alimentare. Il Coronation food project dovrebbe durare cinque anni e mira a fornire 200 milioni di pasti all'anno.

Nessun dubbio sulla bontà dell'iniziativa, anche perché la Gran Bretagna è alle prese con una crisi economica e un'inflazione alle stelle, così come sul fatto che avrà successo. Secondo Dame Martina, "abbiamo una lista d'attesa di organizzazioni che vogliono il cibo". Ma la domanda sorge a questo punto spontanea: se il giorno in cui presenterà il progetto, la torta di compleanno dovesse avere le stesse, mastodontiche proporzioni di quella della sua incoronazione (1,2 metri di altezza per 300 chili di peso), se tanto gli dà tanto, quanto tempo impiegherà il sovrano a smaltirla, fino all'ultima fetta? Insomma, faccia attenzione il re, allo spreco. Ma, a questo punto, anche alla linea.

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