la guerra in ucraina

‘Putin ha avuto un infarto’, ma non ci sono conferme

La notizia corre su Telegram, ma il Cremlino non replica. Il Washington Post: ‘007 di Kiev dietro gli omicidi di Dugina e Tatarsky'

Vladimir Putin
(Keystone)
23 ottobre 2023
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Vladimir Putin avrebbe avuto un arresto cardiaco, domenica, alle ore 21, mentre si trovava nella sua residenza privata. La clamorosa indiscrezione, impossibile da confermare, è stata lanciata dal canale Telegram General Svr, che ha citato non meglio specificati ex generali russi del servizio di intelligence estera.

Secondo le ricostruzioni diffuse, due agenti della sicurezza lo avrebbero trovato "accasciato sul pavimento" e avrebbero così chiamato immediatamente i soccorsi. I medici avrebbero poi rianimato Putin, dopo aver diagnosticato un arresto cardiaco. In seguito il presidente sarebbe stato ricoverato in locali della residenza attrezzati per le emergenze mediche e le sue condizioni si sarebbero stabilizzate.

Il canale Telegram aveva già in passato parlato più volte delle condizioni di salute di Putin in peggioramento.

Le bombe ucraine

Una bomba nascosta in un trasportino per gatti portato da una bambina di 12 anni e da sua madre. Gli 007 ucraini riusci ono così a far entrare in Russia l'esplosivo usato per uccidere Daria Dugina. Proprio le spie di Kiev sono infatti dietro l'uccisione della figlia del nazionalista Alexander Dugin ma anche del blogger pro-Russia Vladlen Tatarsky, morto in un bar di San Pietroburgo.

Le rivelazioni

Queste rivelazioni pubblicate dal Washington Post non vengono commentate da Kiev: tutti i dettagli delle operazioni segrete di alto profilo saranno discussi dopo la vittoria, fa sapere il servizio stampa del Servizio di Sicurezza assicurando che la Sbu continuerà a compiere "qualsiasi sforzo per cacciare gli occupanti dal territorio e porre fine alla guerra con la vittoria". Quella che gli 007 di Kiev stanno conducendo è una sorta di ‘guerra ombra’. Forti della formazione e dei legami della Cia, le spie ucraine sono in prima linea nella battaglia e alcuni successi li hanno ottenuti. Oltre a Dugina e Tatarsky, hanno ucciso diversi comandanti russi e sono andati vicinissimo a colpire Valery Gerasimov, il capo dello stato maggiore delle forze armate russe. "Stiamo assistendo alla nascita di servizi di intelligence come quelli del Mossad negli anni 1970" afferma un funzionario della Cia riferendosi allo spionaggio israeliano, al quale vengono attribuiti omicidi mirati in altri paesi. La bravura dell'Ucraina in queste missioni, aggiunge, "comporta dei rischi per la Russia ma anche in senso più ampio". Ogni operazione di alto livello è approvata tacitamente o in modo esplicito dal presidente Volodymyr Zelensky, riporta il Washington Post.


Keystone
Un murale dedicato a Daria Dugina

La strategia delle spie però non convince tutti: alcuni critici la ritengono dannosa in quanto non fa nulla per avanzare la causa dell'Ucraina contro la Russia. Anzi, rilevano, questa guerra ombra ha come risultato solo quello di rafforzare la narrativa di Vladimir Putin. I critici sono però una minoranza: il successo delle varie operazioni è ritenuto una spinta al morale delle truppe e della popolazione. Negli Stati Uniti la stretta collaborazione fra la Cia e gli 007 ucraini suscita non pochi dubbi e perplessità, oltre a mettere a disagio.

Soldi americani

Dal 2015 la Cia ha speso decine di milioni di dollari per cambiare radicalmente le spie di Kiev, trasformandole da agenti di formazione sovietica a un potente alleato contro Mosca. L'agenzia ha fornito all'Ucraina sistemi di sorveglianza avanzati, ha addestrato parte del personale anche negli Stati Uniti, e si è spinta a una condivisione di informazioni di intelligence inimmaginabile se Mosca non avesse attaccato. Rapporti stretti testimoniati anche - aggiunge il Washington Post - dalla presenza ancora significativa della Cia a Kiev. Gli 007 americani prendono però le distanze dagli omicidi mirati delle forze ucraine, spiegando che il loro ruolo è solo legato a migliorare e rafforzare le capacità di Kiev di raccogliere intelligence contro il nemico.

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