argentina

Desaparecidos, ex ufficiale a rischio processo

Il tenente colonnello Carlos Malatto accusato a Roma di omicidio per la morte di otto persone negli anni della dittatura di Videla

Una madre di Plaza de Mayo davanti alle foto dei desaparecidos
(Keystone)
12 settembre 2023
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Otto omicidi. È quanto contesta la Procura di Roma a Carlos Malatto, cittadino italiano e tenente colonnello dell'esercito argentino. Morti avvenute nell'ambito del Piano Condor, l'azione delle giunte militari del Sudamerica contro gli oppositori politici messa in atto alla fine degli anni 70. Per questa accusa Malatto, che vive da anni in Sicilia, a Furnari, rischia ora di finire sotto processo. Il pm Gianfederica Dito ha, infatti, chiuso le indagini, atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio. All'ex ufficiale dell'esercito argentino viene contestato quanto compiuto a San Juan tra il 1976 e il 1977.

Sotto la lente dei pm capitolini persone decedute o scomparse. Tra loro anche Juan Carlo Campora, allora rettore dell'Università di San Juan, Alberto Carbajal, ex segretario locale del Partito comunista, torturato e morto in cella, e Marie Anne Erize, la modella e attivista argentina, con cittadinanza francese, di cui si sono perse le tracce durante quella che è stata ribattezzata come la Guerra Sporca. Nei mesi scorsi all'attenzione dei magistrati sono finiti centinaia di documenti dall'Argentina e una integrazione di denuncia con cui si chiedeva di indagare su altri trenta casi avvenuti sempre a San Juan in Argentina dove le operazioni erano coordinate da Malatto. Delle 30 ‘nuove’ vittime, 7 furono uccise e di 23 si sono perse le tracce.


Keystone
Volti di desaparecidos argentini all’Esma

Le parole

"Aspettiamo che la giustizia italiana faccia il suo corso come è avvenuto per il processo Condor perché i crimini contro l'umanità non possono restare impuniti. I familiari delle vittime aspettano verità e giustizia", commentano gli avvocati Arturo Salerni e Francesca Sassano, legali in Italia dei familiari. "La ricerca della verità non si arresta nel tempo – aggiungono –, come l'esigenza di giustizia dei familiari delle vittime, senza alcuna distinzione d'importanza. Attendiamo e sosteniamo con la difesa processuale gli sviluppi, avviati e tanto attesi dai denuncianti.

L’udienza

Intanto per il 23 ottobre, davanti alla III Corte d'Assise, la prossima udienza del processo all'ex comandante di Marina dell'Uruguay, Jorge Nestor Troccoli, per gli omicidi della cittadina italiana Raffaella Giuliana Filippazzi e di Augustin Potenza ed Elena Quinteros. Troccoli è attualmente detenuto nel carcere di Carinola, in provincia di Caserta, in seguito all'ergastolo passato in giudicato per la morte di una ventina di desaparecidos. In base ai capi di imputazione, la signora Filippazzi e il marito vennero sequestrati a Montevideo il 27 maggio del 1977 mentre si trovavano all'hotel Hermitage. Dopo la cattura, furono consegnati all'unità S2 Fusna, i fucilieri di Marina guidati da Troccoli. La coppia fu affidata ad "agenti della repressione del dittatore del Paraguay, Stroessner, nell'ambito del Piano Condor" e trasferita con un volo ad Asunción e poi uccisa. I loro resti sono stati trovati nel marzo del 2013 proprio nella capitale paraguayana.

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