Dopo il terremoto, in Marocco si scava fra le macerie. Per la direttrice delle operazioni di Croce Rossa e Mazzaluna Rossa è una corsa contro il tempo
È corsa contro il tempo in Marocco per cercare di salvare le vite rimaste intrappolate dalle macerie del forte terremoto che nella notte tra venerdì e sabato, 8 e 9 settembre, ha causato oltre 2mila morti. «Le prossime 24-48 ore saranno fondamentali», ha ricordato Caroline Holt, direttrice delle operazioni della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. «Gli sforzi di ricerca e salvataggio avranno la priorità, ovviamente, parallelamente all'assicurarsi che coloro che sappiamo essere sopravvissuti siano assistiti», ha proseguito.
La situazione è critica nelle aree rurali dell'epicentro del sisma dove molte case, costruite con mattoni di fango, sono crollate e le strade di accesso ai villaggi restano ancora inaccessibili.