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Funerali segreti per Prigozhin, Putin non è andato

Nessun incidente durante la cerimonia. Il leader russo incontrerà Xi Jinping a ottobre

Il luogo della sepoltura
(Keystone)
29 agosto 2023
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Funerali segreti, separati, fra pochi intimi. Così la Russia ha dato oggi l'estremo saluto all'ex creatura di Vladimir Putin che ha osato sfidare il suo potere e ai suoi fedelissimi, tutti morti nello schianto del jet Embraer Legacy 600 la scorsa settimana nella regione di Tver. Il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, il comandante militare Dmitry Utkin e il responsabile logistico Valery Chekalov sono stati sepolti in tre diversi cimiteri, al termine di cerimonie rese note a cose fatte e tra misure di sicurezza volte a prevenire qualsiasi eventuale manifestazione di protesta dei loro miliziani o simpatizzanti.

Esequie in forma privata

Solo nel tardo pomeriggio il servizio stampa di Concord, il conglomerato che faceva capo a Prigozhin, ha fatto sapere che il funerale si era svolto in forma privata e che il capo della Wagner era stato sepolto nel cimitero di Porokhovskoye, alla periferia est di San Pietroburgo. Accanto a suo padre, secondo quanto ha riferito la testata Dozhd. Nessuna cerimonia sfarzosa, e nemmeno gli onori militari, normalmente riservati a chi, come lui, è insignito della decorazione di Eroe della Russia. Qualche ora prima il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva annunciato che Putin non sarebbe stato presente alle esequie. Quasi un modo per dire che per il presidente la ribellione del suo ex alleato, la sua fine e le accuse rivolte allo stesso Putin di essere dietro la sua morte - già respinte da Peskov come "un'assoluta menzogna" - sono ormai alle spalle. Ora tutta l'attenzione torna sul conflitto in Ucraina, ma anche sulle manovre a livello internazionale.


Keystone
Il funerale di Prigozhin

L'invito accettato

Secondo alcune fonti citate dall'agenzia Bloomberg, Putin avrebbe accettato l'invito del presidente Xi Jinping a recarsi in Cina in ottobre per partecipare al ‘Belt and Road Forum’: sarebbe il primo viaggio all'estero dello zar da quando la Corte penale internazionale ha spiccato un mandato d'arresto nei suoi confronti. I funerali blindati di Prigozhin e dei suoi luogotenenti contrastano nettamente con le manifestazioni di cordoglio di cui è stata teatro nei giorni scorsi San Pietroburgo, con un afflusso costante di persone che accendevano candele e deponevano mazzi di fiori e bandiere della Wagner davanti alla sede della compagnia privata militare. Scene simili si sono viste in altre città, comprese Mosca, Rostov sul Don e Novosibirsk in Siberia. Poco prima di Prigozhin, in un altro cimitero di San Pietroburgo, quello di Severnoe, era stato sepolto alla presenza di un centinaio di persone Valery Chekalov. Per quanto riguarda Dmitry Utkin, il noto blogger Anatoly Sharii ha riferito che la sepoltura era prevista in un cimitero militare Mytishchi, vicino a Mosca. Sui social e sui canali Telegram circolano solo le immagini della cerimonia per Chekalov. Per quanto riguarda Prigozhin, il canale Telegram Shot ha diffuso un video della sua tomba, sovrastata da una croce di legno e coperta di rose rosse. Sulla tomba sono appoggiate una grande fotografia del defunto e il testo incorniciato di una poesia di Josif Brodsky intitolata Natura Morta.

Il caso Strelkov

Nessun incidente è stato segnalato a San Pietroburgo in relazione ai funerali. L'ong per la difesa dei diritti umani Ovd-Info ha dato invece notizia del fermo nella città baltica di alcune persone che protestavano a sostegno di Igor Girkin detto Strelkov (‘il fuciliere’), un nazionalista ex leader delle forze separatiste filorusse nel Donbass ucraino, arrestato il mese scorso. Proprio oggi una Corte a Mosca ha respinto il suo appello contro la carcerazione preventiva e ha prolungato il suo arresto almeno fino al 18 settembre. Girkin è accusato di ‘incitamento all'estremismo’. Dal suo blog, seguito da quasi 900.000 persone, ha criticato a lungo, come Prigozhin, i vertici militari per la conduzione del conflitto in Ucraina, giudicandoli troppo morbidi. Ma recentemente aveva alzato il livello degli attacchi, indirizzandoli direttamente contro il Cremlino. Per ironia della sorte Girkin, che gli ucraini accusano di gravi violazioni dei diritti umani e che una Corte olandese ha condannato lo scorso anno in contumacia all'ergastolo per l'abbattimento sul Donbass nel 2014 di un Boeing della Malaysia Airlines con a bordo 298 persone, è stato difeso dall'oppositore Alexei Navalny, che lo ha definito "un prigioniero politico".

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