Italia

Quei salumi ‘conditi’: droga in carcere nascosta nei cibi

Nel carcere di Bologna sequestrati 3 etti di hashish nascosti fra gli alimenti in un pacco postale destinato a un detenuto in alta sicurezza

(Depositphotos)
29 luglio 2023
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Nel pacco postale destinato a un detenuto del circuito ‘alta sicurezza’ erano nascosti, tra alimenti e in particolare confezioni di affettato, circa tre etti di hascisc. Se ne sono accorti gli agenti della polizia penitenziaria in servizio al carcere della Dozza di Bologna, che hanno sequestrato la partita di stupefacente.

Ne ha dato notizia il segretario nazionale del sindacato Uil PA Polizia Penitenziaria Domenico Maldarizzi, spiegando che "la sostanza, già pronta per il consumo e soprattutto la cessione, avrebbe senz'altro potuto minare all'ordine ed alla sicurezza del carcere, oltre a favorire le dinamiche criminose nel penitenziario."

Secondo il sindacalista, questo episodio rappresenta solo la punta dell'iceberg di un problema più ampio, poiché traffico di droga e contrabbando di oggetti illeciti, come telefoni cellulari e smartphone, continuano a prosperare all'interno degli istituti penitenziari. "Le conseguenze di questi traffici illegali - continua Maldarizzi - si ripercuotono anche sulle famiglie dei detenuti, sia dentro che fuori le mura del carcere. Molti detenuti, e in particolare le loro famiglie, spesso si indebitano gravemente per soddisfare le richieste di sostanze stupefacenti, il cui prezzo all'interno del carcere risulta essere circa il triplo rispetto a quello esterno.

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