la rivolta delle banlieue

Francia blindata per il 14 luglio, si temono violenze

Schierati 45’000 agenti per la festa nazionale, Macron rinuncia al discorso al Paese

La polizia presidia Place de la République
(Keystone)
13 luglio 2023
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La Francia si blinda per il 14 luglio: dopo le rivolte scoppiate per la morte di Nahel - il diciassettenne ucciso da un agente della Police Nationale il 27 giugno a Nanterre - scatta da questa sera e fino al 15 mattina un dispositivo di sicurezza "eccezionale" per scongiurare una nuova fiammata di violenze in occasione delle festività nazionali del 14 luglio, che come ogni anno celebrano la presa della Bastiglia nella rivoluzione del 1789.

Il programma

Il presidente Emmanuel Macron - che contrariamente a quanto annunciato in un primo tempo non farà alcun discorso al Paese - ha promesso di agire "con la più grande determinazione" in caso di incidenti. Come ospite d'onore domani mattina alla tradizionale parata militare sull'avenue des Champs-Elysées, tra l'Arco di Trionfo e Place de la Concorde, ci sarà il premier indiano, Narendra Modi, atteso poi in serata a una cena di gala al Museo del Louvre.

Il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha annunciato 45'000 fra poliziotti e gendarmi dispiegati già da stasera, per tutta la giornata di venerdì e fino a sabato mattina in tutto il Paese. Come per la settimana delle violenze nelle banlieue saranno presenti sul terreno anche gli uomini dei reparti speciali Gign e Bri.


Keystone
Macron non è per niente tranquillo

I divieti

Sarà poi drasticamente limitato l'uso di fuochi d'artificio, diventati una delle armi usate nelle proteste contro la polizia: un decreto dell'8 luglio ne vieta l'uso, la vendita e il trasporto non autorizzati. Sommati ai 45'000 poliziotti e gendarmi schierati con lo specifico compito di evitare le violenze in banlieue, saranno 130'000 gli agenti operativi nell'insieme del territorio nazionale. A questi si aggiungono 40'000 pompieri ogni notte.

Il piano eccezionale si spiega con il fatto che le violenze per un'eventuale ripresa delle proteste potrebbero aggiungersi agli incidenti che tradizionalmente si verificano ogni notte del 14 luglio. "Non temiamo nulla, siamo solo prudenti", ha commentato il prefetto di Parigi, Laurent Nunez, deplorando che le devastazioni urbane facciano "purtroppo parte delle tradizioni" del 14 luglio.

L'anno scorso, 807 persone furono fermate, 749 auto bruciate e 55 poliziotti feriti. Nella capitale di Francia, ha precisato poi il ministero, saranno 10'000 gli agenti in strada.

Arresto facile

Darmanin ha detto di aver impartito "ordini sistematici di arrestare" chiunque voglia rovinare la festa bleu-blanc-rouge. Come durante i disordini di due settimane fa, quasi ovunque nel Paese autobus e tram rimarranno nei depositi per tutte e due le serate del 13 e 14. Intanto il direttore per l'Europa di Amnesty International, Nils Muiznieks, si è appellato alla Francia affinché riformi le regole sulle armi della polizia. "Il colpo mortale di un poliziotto contro Nahel M. sottolinea l'urgenza di una rifondazione totale delle norme francesi che regolano l'uso delle armi da parte dei pubblici ufficiali, che sono pericolosamente imprecise e permissive", ha avvertito il responsabile della celebre Ong attiva nella difesa dei diritti umani, chiedendo inoltre a Parigi di adottare "reali misure per combattere il razzismo sistemico nel mantenimento dell'ordine".

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