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Presentato il missile ipersonico che elude i radar

Fattah (il "conquistatore" in lingua farsi) ha una gittata di 1'400 km. Israele: ‘Pronti a rispondere’

Una prova di lancio
(Keystone)

Fattah, il conquistatore in Farsi. Basta già il nome a esprimere tutta la potenza del nuovo missile balistico ipersonico che correda l'arsenale dell'Iran, presentato per la prima volta dalla Forza aerospaziale delle Guardie rivoluzionarie durante la cerimonia d'inaugurazione tenutasi a Teheran. Stando a quanto riferito dall'Irna, a scegliere il nome sarebbe stato lo stesso capo supremo della rivoluzione islamica Seyyed Ali Khamenei, dopo aver letto il rapporto sulle sue caratteristiche. Gittata di 1.400 chilometri, capacità di colpire il bersaglio tra 13 e 15 volte la velocità del suono, grande manovrabilità dentro e fuori l'atmosfera terrestre, e possibilità di passare attraverso i sistemi radar.

Le potenzialità

A fornire i dettagli sulle potenzialità del missile è stato Amir-Ali Hajizadeh, capo generale delle guardie aerospaziali, che durante l'inaugurazione lo ha definito "unico al mondo" e in grado di "contrastare gli scudi di difesa aerea". I missili ipersonici sono difatti in grado di volare su una traiettoria bassa nell'atmosfera e possono così raggiungere i loro obiettivi più rapidamente e con meno probabilità di essere intercettati. Sempre Hajizadeh ha descritto Fatah come un mezzo onnicomprensivo dotato di una testata con un motore sferico e un sistema di propulsione e combustibile solido.


Keystone
Il missile iraniano

Non solo. Il missile, come tutti gli ipersonici, può essere equipaggiato con una testata nucleare, caratteristica questa che - ricorda l'Afp - non è passata inosservata a Rafael Grossi, a capo dell’Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. Pur mostrando segnali di preoccupazione, però, per Grossi il missile "non ha alcuna influenza" sui negoziati con l'Iran circa le sue attività nucleari.

Usa in allarme

Più allarmati, invece, gli Stati Uniti che hanno sanzionato alcune società cinesi e di Hong Kong, accusate di sostenere l'Iran nel suo piano di costruzione di missili balistici. La presentazione del missile Fatah rappresenta in effetti un monito di forza da parte del governo iraniano. Il presidente Ebrahim Raisi, durante la cerimonia inaugurale, ha detto che la capacità ipersonica del nuovo missile rafforzerà "il potere deterrente dell'Iran" e porterà "pace e stabilità ai Paesi della regione". A sostenerlo Abbas Moqtadaei, il vice capo del Comitato per la Sicurezza Nazionale e la Politica Estera del Parlamento Iraniano, che all'Irna ha dichiarato come costruendo questo missile il Paese abbia dimostrato che qualsiasi minaccia proveniente da altri Stati sarà punita duramente.

Messaggio a Tel Aviv

Il nuovo missile ipersonico appare come un nuovo messaggio di Teheran, soprattutto a Usa e Israele. Il Paese degli ayatollah da tempo si muove su due canali, uno volto a normalizzare i rapporti nella regione mediorientale - è di oggi la riapertura dell'ambasciata iraniana a Riad dopo il disgelo sancito a Pechino con l'Arabia Saudita - e l'altro teso a ribadire la strategia della tensione, con nuove minacce e nuove armi. E da Israele arriva una dura risposta: "Ho sentito che i nostri nemici si vantano di vari sviluppi di armi. Per qualsiasi cosa del genere, abbiamo una risposta migliore: in aria, in mare e a terra, con capacità difensive e offensive", ha tuonato il ministro della difesa dello Stato ebraico, Yoav Gallant, ribadendo che Israele "sa proteggere i suoi cittadini e sa come colpire in modo schiacciante i nemici se, Dio non voglia, avviano una guerra contro di noi".

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