Brasile

Brasile, ecco tutti gli uomini del presidente

Luis Inacio Lula da Silva presenta i suoi 16 nuovi ministri: la squadra governativa ora è al completo

E ora al lavoro
(Keystone)
29 dicembre 2022
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Il presidente eletto del Brasile, Luis Inacio Lula da Silva, ha reso noti oggi i nomi di 16 nuovi ministri del suo futuro governo completando in questo modo la squadra che comporrà il suo esecutivo.

Lula ha ufficializzato in questo modo la nomina della deputata del partito verde Rede-Ac, Marina Silva, come titolare del Ministero dell’ambiente e l’inserimento della ex candidata alla presidenza, Simone Tebet, del partito di centro Mdb-Ms, alla guida del portafoglio della pianificazione.

Lula ha ceduto ben 9 ministeri a partiti di orientamento moderato e di centro per cercare di garantire la governabilità. L’Mdb e il Partito socialdemocratico (Psd) hanno ottenuto tre ministeri ciascuno e due dicasteri sono andati anche all’Uniao Brasil, il partito dell’ex giudice Sergio Moro che incriminò Lula per corruzione.

Questi i nomi annunciati oggi dal presidente eletto: Alexandre Silveira (Psd-Mg) al Ministero dell’energia; Ana Moser allo Sport; André de Paula (Psd-Pe) alla Pesca; Carlos Fávaro (Psd-Mt) all’Agricoltura; Carlos Lupi (Pdt-Rj) alla Previdenza; Daniela do Waguinho (União Brasil-RJ) al Turismo; il generale Gonçalves Dias alla Sicurezza; Jader Barbalho Filho (Mdb-Pa) alle Città; Juscelino Filho (União Brasil-Ma) alle Comunicazioni; Marina Silva (Rede-Ac) all’Ambiente; Paulo Pimenta (Pt-Rs) alle Comunicazioni; Paulo Teixeira (Pt-Sp) allo Sviluppo agricolo; Renan Filho (Mdb-Al) ai Trasporti; Simone Tebet (Mdb-Ms) alla Pianificazione; Sonia Guajajara (Psol-Sp) ai Popoli indigeni; Waldez Góes (Pdt-Ap) all’Integrazione.

In precedenza Lula aveva confermato ufficialmente solo i nomi del suo delfino ed ex candidato alla presidenza nel 2018, Fernando Hadad, alle Finanze; dell’ex governatore di Bahia, Rui Costa, alla Casa civile (una sorta di Ministero degli interni); dell’ex ministro delle Relazioni istituzionali, José Mucio, alla Difesa; del senatore eletto ed ex governatore del Maranhao, Flavio Dino, alla Giustizia; e dell’ambasciatore Mauro Vieira agli Esteri.