Novantenne, è scomparso nel giorno di Natale per complicazioni seguite a un contagio da coronavirus
Il leader spirituale del sionismo religioso, rabbino Haim Drukman (90 anni), è morto domenica per complicazioni seguite a un contagio da Covid e sarà sepolto lunedì nel Sud di Israele alla presenza del capo dello Stato Isaac Herzog, dell’ex premier Naftali Bennett e del premier in pectore Benjamin Netanyahu.
"Il rabbino Drukman ha dedicato la sua intera vita allo Stato d’Israele e al popolo d’Israele", ha affermato Herzog. La polizia prevede che la cerimonia funebre sarà un evento di massa, alla presenza di decine di migliaia di persone. Era nato in una zona della Polonia che si trova oggi in Ucraina. Nel 1944 era immigrato nella Palestina sotto mandato britannico ed era subito entrato in una istituzione educativa del sionismo religioso nella quale è rimasto attivo per 70 anni.
Negli anni Cinquanta fu uno dei promotori dell’inserimento di studenti di collegi rabbinici nelle forze armate israeliane. In seguito alla guerra dei sei giorni (1967) si pronunciò per l’insediamento ebraico nella ‘Giudea-Samaria’ (Cisgiordania) e fu tra i promotori del movimento dei coloni nazional-religioso ‘Gush Emunim’.
Nel corso degli anni è divenuto un punto di riferimento importante nella politica nazionale ed in particolare nel sionismo religioso, che rappresenta una componente importante nel governo che Netanyahu si accinge a varare.