Estero

Con i tagli al gas russo la Germania torna a puntare sul carbone

La decisione va in senso contrario alla promessa della coalizione al Governo, che include i Verdi, sull’eliminazione graduale del carbone entro il 2030

19 giugno 2022
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La Germania adotterà misure di emergenza per garantire la fornitura di gas di fronte ai recenti tagli degli approvvigionamenti russi, in particolare con un maggiore utilizzo delle centrali a carbone. Lo ha annunciato il governo tedesco.

"Per ridurre il consumo di gas è necessario utilizzarne meno per generare elettricità. Invece, le centrali elettriche a carbone dovranno essere utilizzate di più", ha affermato il ministero dell’Economia in una nota.

La decisione di Berlino è un capovolgimento della presa di posizione della coalizione di governo, che dà il posto d’onore ai Verdi, e che ha promesso di eliminare gradualmente il carbone entro il 2030. "È una decisione amara, ma è essenziale per ridurre i consumi di gas", ha spiegato il ministro dell’Economia e della protezione del clima Robert Habeck in una nota.

Il pacchetto di misure annunciato oggi prevede anche un sistema di "aste" per la vendita di gas agli industriali che, secondo Berlino, consentirà di abbassare i consumi nel potente settore manifatturiero tedesco. Dovrebbero essere riservati anche nuovi crediti dalla banca pubblica KfW per garantire il riempimento dei giacimenti di gas del Paese, attualmente al 56%. "La sicurezza dell’approvvigionamento è garantita", ma "la situazione è grave", ha aggiunto Habeck.

Gazprom ha abbassato le consegne tramite il Nord Stream 1 questa settimana del 40% e poi del 33%, citando un problema tecnico. Ma per il governo tedesco si tratta di una "decisione politica". Nonostante il conflitto, la Germania continua a importare quasi il 35% del suo gas dalla Russia. La percentuale era del 55% prima di febbraio.

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