Estero

In Germania gli uffici saranno riscaldati a 19 gradi

Stretta sui consumi di gas ed elettricità in due nuovi regolamenti governativi

Keystone
24 agosto 2022
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Che l’inverno sarà più buio e più freddo, in Germania, è scritto nei due nuovi regolamenti approvati a Berlino dal governo di Olaf Scholz, alle prese con la crisi energetica e lo scenario sempre più probabile di finire in recessione. Il consiglio di gabinetto ha varato infatti l’attesa stretta sul gas, con il divieto d’illuminazione dei monumenti e l’obbligo di mantenere la temperatura negli uffici pubblici entro i 19 gradi (uno in meno rispetto alle indicazioni, peraltro non vincolanti, valide fino ad ora).

Un primo regolamento sarà in vigore a stretto giro, già dal primo settembre: è quello che prevede appunto di tenere spenti gli edifici pubblici e i monumenti, proibendo l’illuminazione "per motivi estetici e rappresentativi" dalle 22 alle 6 del mattino. Le eccezioni sono previste solo in occasione di eventi culturali e feste popolari.

Nello stesso pacchetto, che varrà per sei mesi, anche l’obbligo di limitare a 19 gradi la temperatura negli spazi e nei bureau pubblici: ma questo non riguarderà asili infantili, scuole, strutture sanitarie e centri per anziani. Vietato anche riscaldare i luoghi di passaggio degli edifici, come ingressi o corridoi, e l’acqua delle piscine.

Il secondo regolamento contiene invece provvedimenti validi per il medio periodo, e se andrà in vigore - serve l’ok del Senato federale - varrà per due anni a partire da ottobre. "La situazione è critica e il risparmio energetico è necessario", ha spiegato il vicecancelliere Robert Habeck, affermando che queste misure potranno consentire un risparmio del 2-2,5% del gas. Non abbastanza comunque, "la strada è ancora lunga davanti a noi", ha incalzato il politico dei Verdi, appena rientrato dalla missione in Canada con Scholz, dove ha incassato un accordo sull’idrogeno che però non porta alcuna soluzione concreta ai problemi imminenti.

Tagli russi

La Germania ha ancora una forte dipendenza dal gas russo, e i tagli di Gazprom hanno fatto temere serie difficoltà per il prossimo inverno. I depositi però stanno continuando a riempirsi: ieri è stata superata la soglia dell’80%, e gli obiettivi prescritti per legge (l’85% entro l’1 ottobre e il 95 un mese dopo) potrebbero anche essere raggiunti.

Insieme al collega liberale delegato ai Trasporti, Volker Wissing, il super-ministro dell’Economia e del Clima ha annunciato anche un altro provvedimento importante: una nuova norma permetterà di rendere prioritario il trasporto ferroviario di carbone e petrolio anche rispetto a quello dei passeggeri. Opzione che scatterà solo in caso di necessità, e lungo "corridoi speciali", per "garantire l’approvvigionamento energetico" del paese. Il governo non sembra temere veri e propri blackout, ma gli esperti segnalano che non sarà possibile riempire tutti i depositi ai livelli prescritti, e si temono disagi regionali.

Nonostante gli sforzi dell’esecutivo, nella Repubblica federale è data ormai quasi per scontata la recessione. Stando all’economista dell’istituto DIW, Marcel Fratzscher, che la ritiene "altamente probabile", la Germania potrebbe avere 150-200 miliardi di danni dalla guerra in Ucraina: a causa di una perdita di 4-5 punti di Pil, come ha spiegato ad alcuni media.

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