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Donna uccisa da bus, a giudizio l’autista: era in chat erotiche

Andrà a processo l’autista del trasporto pubblico di Monza che nel 2020 travolse e uccise una donna: mentre guidava, concordava incontri di sesso via chat

(Depositphotos)
17 giugno 2022
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La Procura di Monza ha chiesto il rinvio a giudizio di un autista del trasporto pubblico, italiano di 47 anni, che l’11 dicembre del 2020 ha investito e ucciso Cristina Conforti, 53 anni, a Cinisello Balsamo (Milano). Quando l’ha travolta, stava chattando da circa mezz’ora con lo smartphone e concordando prestazioni sessuali, come ha stabilito una perizia disposta sul suo telefonino dalla pm di Monza Michela Versini. L’uomo dovrà rispondere di omicidio stradale. L’udienza preliminare è prevista per la prossima settimana.

L’autista, si legge nella richiesta di rinvio a giudizio "non prestava adeguata attenzione alla guida, essendo impegnato in conversazioni scritte via Facebook", tanto da "urtare con il pneumatico il cordolo in cemento del marciapiede, non accorgendosi della presenza del pedone", così "colpendola con il cristallo del parabrezza e proiettandola alla base dell’autobus" per poi investirla e "trascinarla fino alla fine della corsa", causandone il decesso. "Non sapevamo neppure con quali parole spiegare ai familiari di Cristina l’utilizzo che questa persona stava facendo del proprio cellulare – ha detto Fernando Rosa, responsabile Giesse Risarcimento Danni di Monza, che assiste la famiglia –. È inaudito morire in simili circostanze; inizialmente sembrava solo una banale distrazione, invece è emerso qualcosa che non ci saremmo mai aspettati".

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