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I morti di Covid nel mondo fino a 4 volte i dati ufficiali

Secondo alcuni modelli del sito Nature le vittime potrebbero essere 20 milioni

Un malato di Covid con due infermiere (Keystone)
20 gennaio 2022
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Potrebbe essere di 20 milioni il numero di morti Covid-19 nel mondo, circa 4 volte i dati ufficiali. A indicarlo sono vari modelli messi a confronto sul sito di Nature, tra cui quello elaborato dalla rivista The Economist, che sfrutta un algoritmo di intelligenza artificiale.

La sottostima sarebbe più marcata in alcuni Paesi come la Russia mentre in Italia e in generale in molti Paesi Europei sarebbe in linea con quella dei modelli. “I conteggi sul numero di vittime dovute a Covid-19 non sono sbagliate, sono in realtà molto parziali”, ha spiegato il fisico teorico della Sapienza di Roma, Enzo Marinari.

“Il motivo – ha proseguito – è che non in tutti i Paesi i decessi vengono registrati nel modo corretto e in ogni caso le classificazioni variano molto da luogo a luogo”.

Stime difficili

Stimare il numero dei decessi mentre una pandemia è in atto è estremamente complesso, spiega l’articolo pubblicato sul sito web della rivista scientifica, perché ogni nazione utilizza metodi differenti di classificazione delle vittime, come ad esempio i Paesi Bassi che a inizio pandemia conteggiavano tra le vittime Covid solo i deceduti in ospedale positive al SARS-CoV-2 o il Belgio che inseriva invece tutti quelli con i sintomi della malattia, senza ulteriori test.


Un’infermiera del reparto Covid in un ospedale di Roma (Keystone)

Per queste difficoltà uno dei metodi usati dagli statistici per misurare il reale impatto della pandemia è quello di confrontare il numero dei decessi avvenuti in questi mesi con quelli registrati in media negli anni precedenti. Un meccanismo semplice che però può essere alterato da tanti elementi di disturbo, ad esempio l’invecchiamento della popolazione o l’impatto di misure come il distanziamento o il lockdown su altri fenomeni.

Decessi indiretti

“Molto difficile poi capire il numero di decessi che potremmo definire come ‘indiretti’, ossia quelli dovuti ad altre problematiche ma che in assenza di emergenza sanitaria, quindi con ospedali e ambulanze non intasate dal Covid, si sarebbero curate”, ha aggiunto Marinari. “Basti pensare – ha proseguito – che durante la prima ondata in Lombardia il sistema di ambulanze rapide per salvare persone colpite da infarto era praticamente saltato in molti comuni”.

Ma nonostante le difficoltà sono molti i gruppi di ricerca che stanno tentando di analizzare i dati, tra cui una squadra al lavoro per The Economist e che ha sviluppato un sistema considerato molto raffinato. Quel che ne emerge è che nonostante le cifre ufficiali indichino ad oggi 5,5 milioni di morti Covid il numero reale sarebbe di quasi 20 milioni di vittime.

Il caso Russia

Una discrepanza molto grande che sarebbe dovuta a vari fattori e differente da Paese a Paese. A guidare la lista dei Paesi dei ‘morti scomparsi’, secondo la ricerca sarebbe la Russia dove si registrerebbero correttamente appena una vittima su 3.

“Arrivare a una stima ‘definitiva’ – ha concluso il fisico italiano – forse non sarà mai possibile, è un lavoro molto sofisticato che deve tenere conto di molti elementi ma certo possiamo dedurre che senza dubbio il valore complessivo delle vittime è stato finora sottostimato. Probabilmente adesso siamo a livello mondiale intorno ai 12 milioni, non 5,5”.

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