L‘ex presidente appoggia il governo della repressione e sollecita al sostegno popolare per ’garantire l’integrità del Paese’
L’ex presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev si trova nella capitale kazaka, appoggia il governo della repressione e sollecita il sostegno popolare: lo ha detto il suo addetto stampa, smentendo le voci di un suo allontanamento dal Paese, teatro da giorni di una rivolta senza precedenti.
Il suo portavoce Aidos Ukibay ha dichiarato su Twitter che Nazarbayev sarebbe in “contatto diretto” con il presidente Kassym-Jomart Tokayev, che Nazarbayev stesso ha scelto come suo successore dopo le dimissioni nel 2019.
Nazarbayev - ha indicato il portavoce - “invita tutti a radunarsi attorno al presidente del Kazakistan per superare l’attuale sfida e garantire l’integrità del Paese”. Ha anche esortato a non diffondere “informazioni consapevolmente false e speculative”, probabilmente riferendosi alle voci non confermate secondo cui Nazarbayev sarebbe fuggito dal paese.
L’ex leader kazako, 81 anni, non è stato mai visto in pubblico dall’inizio delle proteste sfociate in violenza e repressione, al principio di questa settimana.
Gran parte della rabbia, del resto, sembrava diretta a Nazarbayev, che aveva governato il Kazakistan con pugno di ferro dal 1989, prima di cedere formalmente il potere, anche se era convinzione diffusa che avesse mantenuto il controllo dietro le quinte. Due giorni fa una sua statua era stata abbattuta dai manifestanti.