Estero

Il primo appello del Papa è per le donne: ‘Basta violenze’

Il Pontefice apre il 2022 con un forte richiamo per fermare i femminicidi: ‘Ferire una donna è oltraggiare Dio’

1 gennaio 2022
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Papa Francesco apre il 2022 con un forte appello per fermare i femminicidi: “Mentre le madri donano la vita e le donne custodiscono il mondo, diamoci da fare tutti per promuovere le madri e proteggere le donne. Quanta violenza c’è nei confronti delle donne! Basta! Ferire una donna è oltraggiare Dio”, ha detto nell’omelia della Messa che ha aperto le celebrazioni in Vaticano dell’anno nuovo.

Le donne sanno custodire e per questo “la Chiesa è madre e donna", ha sottolineato il Papa invitando a seguire l’esempio di chi sa tenere insieme e non soffiare sui conflitti. "C’è bisogno di gente in grado di tessere fili di comunione, che contrastino i troppi fili spinati delle divisioni”.

E c’è anche bisogno di pace, ha ribadito nel giorno in cui la Chiesa celebra la sua Giornata Mondiale. Per questo ha ringraziato la Cei e la Comunità di Sant’Egidio per le iniziative messe in campo in questa giornata. “Il mondo cambia e la vita di tutti migliora solo se ci mettiamo a disposizione degli altri, senza aspettare che siano loro a cominciare a farlo. Se diventiamo artigiani di fraternità, potremo ritessere i fili di un mondo lacerato da guerre e violenze", ha detto all’Angelus nel corso del quale ha rivolto anche un pensiero a Sergio Mattarella: "Ricambio di cuore e con gratitudine il saluto del signor presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e assicuro la mia preghiera per lui e per il popolo italiano”.

Il 2021 in Vaticano si era invece chiuso con un fuoriprogramma del Papa: ha presenziato ai Vespri, con il Te Deum per ringraziare per l’anno appena concluso, ma non ha presieduto la celebrazione, lasciando che a celebrare fosse il cardinale Giovanni Battista Re. Il cambio di programma è stato gestito dal personale della basilica pochi minuti prima della celebrazione con uno spostamento veloce della posizione della sedia del Papa. Il Pontefice ha comunque pronunciato la sua omelia recandosi all’ambone. Francesco sembrava in buona salute anche se camminava con qualche difficoltà come sempre. Dal Vaticano non è arrivata nessuna spiegazione sulle motivazioni di questa scelta. E’ verosimile che il moltiplicarsi degli eventi di questi giorni abbiano indotto il Pontefice a non affaticarsi troppo: non presiedendo la funzione, non ha compiuto alcuni gesti più faticosi, se correlati ai suoi fastidi, quali la processione, la salita delle scale dell’altare, l’inginocchiamento davanti all’esposizione del Santissimo Sacramento. Tutto invece secondo il programma stabilito questa mattina per la prima Messa nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio.

Ieri al Te Deum era presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il Papa, che è anche il vescovo della città, ha invitato ad operare per far sì che la Capitale sia più accogliente: “una città accogliente e fraterna non si riconosce dalla ’facciata’ - ha sottolineato Francesco -, dalle parole, dagli eventi altisonanti. No. Si riconosce dall’attenzione quotidiana, ‘feriale’ a chi fa più fatica”.

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