Estero

Suore trattate come serve dai prelati, il Papa contro gli abusi

Il Pontefice in un video diffuso dalla Rete Mondiale di Preghiera denuncia l’usanza da parte di vescovi e cardinali di impiegare le religiose come servitù

(Keystone)
1 febbraio 2022
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Il Papa si schiera al fianco delle suore vittime del malcostume, per non dire dell’abuso, di essere ridotte a fare le donne di servizio per vescovi o cardinali. E le incoraggia a una vera e propria ribellione quando, anche appunto nella Chiesa, sono “trattate ingiustamente” e “ridotte a servitù”. “Le invito a lottare quando, in alcuni casi, vengono trattate ingiustamente, anche all’interno della Chiesa; quando il loro servizio, che è tanto grande, viene ridotto a servitù. E a volte da uomini di Chiesa”, afferma Francesco nel video con l’intenzione di preghiera per il mese di febbraio, dedicata alle “religiose e consacrate”. “Non si scoraggino – aggiunge il Pontefice –. Continuino a far conoscere la bontà di Dio attraverso le opere apostoliche che compiono. Ma soprattutto attraverso la testimonianza di consacrazione”.

L’usanza, alquanto radicata, dell’impiego di religiose e consacrate nel ruolo di ‘colf’ o badanti in abitazioni di religiosi d’alto rango, con scarso o nullo rispetto per la loro vera vocazione, era stata denunciata quattro anni or sono da un’inchiesta apripista dell’Osservatore Romano. E lo stesso Bergoglio, in una lettera a una scrittrice spagnola, aveva subito sottolineato: “Mi preoccupa il persistere nelle società di una certa mentalità maschilista, mi preoccupa che nella stessa Chiesa il servizio a cui ciascuno è chiamato, per le donne, si trasformi a volte in servitù”. Non si contano, poi, le volte in cui il Pontefice si è scagliato contro gli “abusi di potere” a danni delle religiose, negli stessi ordini d’appartenenza.

Nel video di oggi in spagnolo, diffuso attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, Francesco esordisce: “Questo mese pregheremo in modo speciale per le donne religiose e le donne consacrate. Che cosa sarebbe la Chiesa senza le religiose e le laiche consacrate? Non si può capire la Chiesa senza di loro”. “Esorto tutte le consacrate – prosegue quindi il Papa – a discernere e a scegliere ciò che è bene per la loro missione di fronte alle sfide del mondo che stiamo vivendo”. “Le esorto a continuare a lavorare e a operare con i poveri, con gli emarginati, con tutti coloro che sono schiavizzati dai trafficanti; in particolare, chiedo loro di concentrarsi su questo”, dice ancora. “E preghiamo affinché possano mostrare la bellezza dell’amore e della compassione di Dio come catechiste, teologhe, accompagnatrici spirituali”, aggiunge. “Preghiamo per le religiose e le consacrate, ringraziandole per la loro missione e il loro coraggio, affinché continuino a trovare nuove risposte di fronte alle sfide del nostro tempo – conclude Francesco –. Grazie per quello che siete, per ciò che fate e per come lo fate”.

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