stati uniti

Caso Jfk: rispunta la pista sovietica

Desecretate altre 1’500 pagine del dossier più famoso d’America. Nuove ombre sulla morte di Kennedy

Kennedy e la moglie Jacqueline a Dallas (Keystone)
15 dicembre 2021
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Rispunta la presunta pista sovietica nell’assassinio dell’ex presidente americano John Fitzgerald Kennedy nel 1963. L’amministrazione di Joe Biden ha pubblicato circa 1.500 pagine di documenti finora rimasti segreti, che gli storici sperano possano far luce sulla sua morte. Secondo le anticipazioni dei media, nelle carte diffuse dagli Archivi Nazionali ci sarebbero appunti di agenti della Cia presi subito dopo la sparatoria, avvenuta il 22 novembre a Dallas. Ma indicazioni interessanti emergerebbero anche sulla presunta pista sovietica, a partire dalla notizia che il killer Lee Harvey Oswald incontrò a Città del Messico il console Valeriy Vladimirovich Kostikov, un agente del Kgb, il 29 settembre 1963, due mesi prima dell’assassinio.

Dell’incontro era stato fatto cenno anche in documenti precedenti, ma oggi sarebbero emersi nuovi dettagli, anche se tuttora non sarebbe chiaro chi abbia chiesto l’appuntamento. Nelle carte c’è inoltre un memo su telefonate anonime fatte all’ambasciata degli Stati Uniti a Canberra, in Australia, un anno prima dell’assassinio. La persona che ha effettuato le chiamate avrebbe sostenuto come il governo sovietico stesse tramando per uccidere Kennedy. Un’altra telefonata è stata fatta invece il 24 novembre, due giorni dopo l’omicidio, sostenendo come dietro alla morte di Jfk ci fosse Mosca.


Subito dopo l’attentato (Keystone)

Russian connection

La moglie di Oswald, Marina, che era russa, è menzionata in tutti i file: in uno di questi si spiegherebbe come uno studente marocchino abbia contattato la Cia dopo la sparatoria affermando di essere stato il suo ragazzo, anche se non si sa quale rilevanza possa avere l’informazione per l’indagine. Sono circa 10 mila le pagine che il Congresso aveva chiesto di desecretare già nel 1992. La prossima scadenza fissata da Biden è il 15 dicembre 2022, quando i documenti rimanenti verranno sottoposti a una rigorosa revisione e quindi pubblicati. Stando all’ordine del presidente americano, le agenzie che desiderano continuare a trattenere determinati documenti oltre il termine del prossimo anno devono fornire alla Casa Bianca “un indice non classificato che identifichi per ciascuno i motivi per i quali l’agenzia propone il rinvio”.

Per la Cnn la diffusione delle carte probabilmente prolungherà l’aspro dibattito tra il governo federale e i ricercatori che si occupano dell’omicidio di Jfk, i quali hanno sempre sostenuto che la Cia, l’Fbi e altre agenzie di sicurezza nazionale hanno continuamente ostacolato una diffusione ordinata da parte del Congresso. E peraltro, secondo numerosi sondaggi, la maggioranza degli americani non crede alla conclusione ufficiale della Commissione Warren secondo cui Oswald nell’uccidere Kennedy agì da solo.


Uno dei documenti desecretati (Keystone)

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