L’ex premier è stato assolto nel primo dei tre processi del caso dei presunti versamenti a ragazze ospiti delle serate del “bunga-bunga”
Silvio Berlusconi è stato assolto perché il fatto non sussiste al processo Ruby ter al Tribunale di Siena, dove era imputato per corruzione in atti giudiziari. La sentenza chiude il primo dei tre processi sul caso dei presunti versamenti a ragazze ospiti delle serate del “bunga-bunga” di Arcore e ad altri testimoni pagati - questa l’ipotesi d’accusa caduta per ora a Siena - per portare la versione delle “cene eleganti” nei processi sul caso Ruby. Per l’ex premier, però, sono ancora in corso i dibattimenti di altri due filoni riguardanti sempre il caso Ruby: quello principale a Milano e un altro a Roma. Altri guai giudiziari pendenti per il Cavaliere sono il processo a Bari per la vicenda ‘escort-Tarantini’ e l’inchiesta a Firenze per le stragi di mafia.
Il Tribunale di Siena ha assolto anche Danilo Mariani, il pianista senese di Arcore. Secondo il tribunale, il leader di Forza Italia non avrebbe pagato Mariani per indurlo a falsa testimonianza sulle serate ad Arcore, come invece sosteneva la procura che aveva chiesto per entrambi 4 anni di reclusione. Al centro delle contestazioni dell’accusa una serie di bonifici, alcuni con causale e altri senza, effettuati dall’ex premier al pianista tra il 2011 e il 2013 per un ammontare complessivo di 170 mila euro.
“Ho sentito Berlusconi, è evidentemente sollevato e soddisfatto", ha riferito subito dopo la sentenza l’avvocato Federico Cecconi, uno dei legali del Cavaliere, che ritiene il verdetto senese "un buon viatico per il futuro”, ovvero per il processo Ruby ter di Milano.