Presenti in aula la zia paterna, Aya Biran, e il nonno materno Shmuel Peleg. Ma il verdetto lo si saprà nei prossimi giorni
È cominciata al Tribunale della famiglia di Tel Aviv la terza e ultima udienza a porte chiuse sulla vicenda di Eitan, il piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone.
In aula, dove si discute in base alla Convenzione dell’Aja sulla sottrazione di minori - sono presenti Aya Biran, zia paterna e affidataria della tutela del bambino, e il nonno materno Shmuel Peleg che ha portato Eitan in Israele senza consenso ed è indagato in Italia per sequestro di persona.
C’è anche la figlia Gali Peleg, sorella della mamma di Eitan, che in Israele ha chiesto l’adozione del piccolo. Secondo gli avvocati l’udienza andrà a oltranza.
Ad una domanda dei giornalisti su quanto tempo ci volesse per il verdetto, uno degli avvocati ha risposto: «Entro due settimane».