Il presidente della piccola repubblica caucasica a maggioranza islamica, fedele alleato di Putin, ha ottenuto il 99,7% dei voti. L’opposizione denuncia brogli
Il leader della Cecenia Ramzan Kadyrov, alleato di ferro di Vladimir Putin e signore assoluto della problematica regione caucasica, ha vinto le elezioni con il 99,7% dei voti al termine dello scrutinio. Lo riporta la Tass, che cita i dati della Commissione Elettorale. Ex separatista diventato lealista del Cremlino, Kadyrov ha governato la Cecenia con il pugno di ferro per quasi 15 anni, organizzando un culto della personalità intorno alla sua famiglia.
Lunedì mattina, quando poco più della metà dei voti erano stati contati, aveva ottenuto il 99,6% dei voti, secondo l’agenzia Ria Novosti.
L’opposizione russa lunedì ha denunciato massicci brogli nelle elezioni parlamentari, con il partito del Cremlino che ha rivendicato una super-maggioranza di due terzi in un voto da cui sono stati esclusi i critici del presidente Vladimir Putin.
Ramzan Kadyrov ottiene regolarmente quasi il 100% dei voti in questa piccola repubblica russa a maggioranza musulmana. Nelle elezioni legislative del 2016, ha vinto con il 97,9% dei voti.
Il suo regime è stato accusato dagli attivisti dei diritti umani di innumerevoli abusi, come le uccisioni extragiudiziali e la repressione dei suoi critici e delle minoranze sessuali. Vicino a Vladimir Putin, Ramzan Kadyrov, 44 anni, governa incontrastato in Cecenia, una repubblica caucasica conservatrice devastata da due conflitti separatisti alla fine degli anni 1990. È arrivato al potere con brutalità e il sostegno del Cremlino dopo che suo padre Akhmad è stato ucciso in un attentato nel 2004. In Cecenia, i ritratti dei Kadyrov, padre e figlio, e di Vladimir Putin sono onnipresenti.