Missione compiuta per Inspiration4. Esultano Elon Musk e il quartier generale di SpaceX: ‘Le 71 ore in orbita hanno aperto una nuova via’
Missione compiuta per Inspiration4: le 71 ore trascorse in orbita dai quattro avventurieri dello spazio hanno dimostrato concretamente che lo spazio è aperto a tutti, non solo agli astronauti professionisti o ai turisti spaziali. In linea con gli sviluppi della Space Economy, le oltre 47 orbite percorse dai quattro protagonisti della missione voluta da SpaceX sono state possibili grazie un finanziamento privato per una missione non governativa.
Partita poco dopo le 2 del mattino svizzere del 16 settembre dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, la missione Inspiration4 è rientrata nella notte, come previsto: quattro paracadute hanno rallentato la capsula fino all’ammaraggio nell’Oceano Atlantico, a Nord-Esr di Cape Canaveral. “Inspiration4, da parte di SpaceX, benvenuti sul pianeta Terra”, ha detto Kris Young, direttore delle operazioni dell’azienda di Elon Musk. “La vostra missione ha dimostrato al mondo che lo spazio è di tutti”, ha aggiunto. “Siamo solo all’inizio!”, ha risposto l’imprenditore Jared Isaacman, amministratore delegato della società Shift4Payments, in qualità di comandante della missione.
È stato lui ad averla ideata per promuovere la raccolta fondi, per 200 milioni di dollari, a favore dell’ospedale pediatrico St. Jude di Memphis. Con lui hanno volato l’ingegnere aerospaziale Chris Sembroski, selezionato tra i donatori della raccolta fondi; la divulgatrice Sian Proctor, prima donna di colore ad avere il ruolo di pilota; la 29enne Hayley Arceneaux, sopravvissuta a un tumore e prima portatrice di protesi nello spazio.
I quattro sono stati i primi civili a poter ammirare la Terra dallo spazio, nelle poco più di 47 orbite percorse nella loro missione a una quota superiore a quella nella quale si trova la Stazione Spaziale Internazionale. È stata un’esperienza unica, grazie alla grande cupola panoramica della capsula Crew Dragon ‘Resilience’, al suo secondo volo.
“Estatici” è stato il primo aggettivo per descrivere lo stato d’animo e l’espressione dei quattro avventurieri dello spazio, e i primi controlli medici hanno indicato che tutti sono in buone condizioni di salute. Quindi un elicottero li ha portati al Kennedy Space Center, dove hanno potuto abbracciare le loro famiglie. Se Isaacman, Sembroski, Proctor e Arceneaux sono stati i primi non professionisti delle circa 600 persone che finora hanno visitato l’orbita terrestre, fare in modo che altri civili possano affrontare lo spazio è ora una questione di costi, ancora decisamente elevati.
Quanto sia costata la missione Inspiration4 non è noto, ma è noto che un posto a bordo della Crew Dragon costa oltre 50 milioni e l’obiettivo della SpaceX è fare in modo che possano ridursi progressivamente, fino a essere confrontabili con quelli di un normale volo aereo di linea, come ha detto il direttore dei programmi del volo umano della SpaceX, Benji Reed. Inspiration4 è considerata quale missione apripista verso futuri voli commerciali destinati ai privati, da semplici cittadini a piccole aziende, come a centri di ricerca e università, al punto che alla SpaceX si arriva a parlare di una “seconda era spaziale”, come l’ha definita il direttore della missione, Todd Ericson. D’ora in poi, ha osservato, “lo spazio diventerà molto più accessibile a uomini e donne di tutto il mondo”.