Estero

Messico: statua di Colombo sarà sostituita da donna olmeca

Negli ultimi 30 anni il monumento allo 'scopritore dell'America' aveva subito ripetuti attacchi

(Depositphotos)
6 settembre 2021
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Città del Messico – La monumentale statua di Cristoforo Colombo, che per 143 anni ha troneggiato su una rotonda sul Paseo de la Reforma di Città del Messico, non ritroverà più la sua storica collocazione dopo essere stata tolta lo scorso anno per metterla al riparo da una bellicosa manifestazione di popoli originari determinati a distruggerla.

È stata la governatrice della capitale messicana, Claudia Sheinbaum, ad annunciare durante il fine settimana la decisione e a precisare, approfittando della commemorazione della Giornata internazionale delle donne indigene, che la statua di Colombo sarà sostituita da quella di un personaggio femminile della civilizzazione olmeca.

Già da varie settimane il Messico ha sviluppato un calendario di commemorazioni dei 500 anni della caduta di Tenochtitlàn, e di fatto della fine dell'impero azteco e il successivo inizio della colonizzazione spagnola.

A questo si è ispirata la governatrice Sheinbaum quando ha giustificato la scelta della nuova statua con "la rivendicazione delle donne indigene e di ciò che rappresentano nella nostra storia". Si tratta, ha ancora detto, "del miglior tributo che possiamo fare alle donne del Messico, alle donne indigene".

Così, la statua di Colombo, opera dello scultore francese Charles Cordier, che fu collocata nel 1877 sul Paseo de la Reforma, sarà portata nel Parque América del quartiere di Polanco. "Si tratta - ha assicurato la prima cittadina di Città del Messico - di un luogo dignitoso e autorizzato dall'Istituto nazionale di antropologia e storia (Inah)”.

Negli ultimi 30 anni il monumento allo 'scopritore dell'America' ha subito ripetuti attacchi. Nel 1992 un gruppo di dimostranti tentò inutilmente di abbatterlo con l'aiuto di corde e di un camion. Lo scorso anno, invece, all'avvicinarsi di una nuova bellicosa manifestazione organizzata per il 12 ottobre con slogan anticolonialisti, la statua è stata rimossa dal suo piedistallo dal governo cittadino.