Estero

Vescovo Innsbruck: 'Siano le famiglie a benedire coppie gay'

Definisce 'old school' il Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede: 'È in un'offesa, è come dire che non va bene come stanno vivendo'.

Anno 2019, Frankfurt Pride (Keystone)
20 aprile 2021
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Dopo il no del Vaticano alla benedizione delle coppie omosessuali, e dopo le scuse del vescovo di Anversa, il vescovo di Innsbruck Hermann Glettler propone che siano le famiglie d'origine a benedire la coppia. Il vescovo austriaco definisce “old school” (vecchia maniera) la “convinzione di poter trattare un tema talmente sensibile con una semplice dichiarazione”, ovvero il Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede. Secondo Glettler, si è trattato di una sorta di “offesa” e di un segnale per dire: “Così come vivete non va bene”. La benedizione tramite i familiari potrebbe invece disinnescare la discussione sul divieto. “La Chiesa – ribadisce il vescovo – sempre si impegnerà per il matrimonio come unione tra uomo e donna”, anche se in questo dibattito, aggiunge, “purtroppo spesso si dimentica che una benedizione non è un sacramento”.

Per il futuro, monsignor Glettler auspica una Chiesa “ancora più vicina alla gente e al centro della società”. In riferimento alla mancanza delle vocazioni, rivendica la necessità di “una sana autostima cattolica per il servizio sacerdotale” con più opzioni sulla vita comunitaria dei sacerdoti.

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